Uomini d’Eccellenza: I dediti Compagni del Santo Profeta (sa) – parte XVIII
Traduzione dell’Estratto del Sermone del venerdì da Hazrat Khalifatul Masih V (Che Allah lo abbia in gloria e lo benedica) del 13 Dicembre 2019.

Il 13 Dicembre 2019, Hazrat Khalifatul Masih V (che Allah lo aiuti) ha pronunciato il Sermone del venerdì dalla moschea Mubarak di Islamabad, Tilford, Regno Unito.

Dopo aver recitato il Tashahhud, Ta’awwuz e la Surah Al-Fatihah, Hazrat Khalifatul Masih V (aba) ha così espresso:

Nello scorso sermone del venerdì, ho esposto i racconti della vita di Hazrat Hilal (ra) bin Umayyah. In relazione a ciò, ho anche menzionato la Battaglia di Tabuk, ove Hazrat Hilal (ra) bin Umayyah era tra quei tre uomini che non presero parte proprio in questa battaglia. Quando il Santo Profeta (sa) ritornò dalla battaglia, espresse il suo disappunto verso di loro e li punì. Conseguentemente i tre compagni divennero estremamente ansiosi e si inginocchiarono in supplicazione ad Allah per ottenere Istighfar [cercare il perdono] e Taubah [pentimento] finché le lacrime di questi tre compagni non furono accettate. Allah L’Onnipotente ha rivelato un verso circa il loro perdono. Hazrat Hilal (ra) era uno di questi tre compagni. È anche menzionato in riferimento a questa battaglia che i compagni offrirono enormi sacrifici mentre si prepararono per la battaglia.

Vi furono certi individui a Medina, che essendo ipocriti, non parteciparono in questa battaglia e presentarono false giustificazioni al Santo Profeta (sa). Uno di questi individui era Jadd bin Qais. Il Santo Profeta (sa) gli domandò se si sarebbe unito a loro nella battaglia contro le forze Romane. Si giustificò dicendo di avere alcune responsabilità con donne della famiglia ed altri tipi di problemi. Quindi, il Santo Profeta (sa) gli permise di rimanere. In luce a questo incidente, fu rivelato il seguente versetto: “E fra loro v’è colui che dice: «Consentimi di rimanere dietro e non mettermi alla prova». Sicuramente sono già stati messi alla prova. E non c’è dubbio che l’Inferno circonderà i miscredenti.” [9:49]

Ci fu un ebreo di Medina, il cui nome era Su’ailam, la cui casa fungeva da ritrovo per gli ipocriti. Il Santo Profeta (sa) venne informato che gli ipocriti si radunavano lì e fermavano la gente dall’aggregarsi al Santo Profeta (sa) per la Battaglia di Tabuk. Il Santo Profeta (sa) disse a Hazrat Ammar bin Yasir (ra) di recarsi da quella gente per avere conferma di ciò che dicevano. Nel caso avessero smentito, allora avrebbe dovuto render loro noto ciò di cui venne informato. Al che, dopo che Hazrat Ammar (ra) si presentò da loro con tali riferimenti, questi individui si recarono dal Santo Profeta (sa) per presentare le loro scuse. Allah L’Onnipotente ha descritto la loro condizione nei seguenti versi: “Gli ipocriti temono che venga rivelata riguardo a loro una Surah che faccia loro conoscere quanto alberga nei loro cuori. Dì: «Deridete pure. Certamente Allah porterà alla luce tutto ciò che temete». E se li interrogherai, sicuramente risponderanno: «Erano solo chiacchiere e scherzi».  Dì: «Erano Allah e i Suoi Segni e il Suo Messaggero che voi deridevate?» «Non date scuse. Voi certamente siete diventati miscredenti, dopo aver creduto. Se Noi perdoniamo una parte di voi, potremmo punire un’altra parte, perché è stata colpevole».” [9:64-66] Ciononostante, il Santo Profeta (sa) lasciò il loro conto nelle mani di Allah. Quando il Santo Profeta (sa) ritornò dalla Battaglia di Tabuk e raggiunse un punto vicino a Medina, uomini, donne e bambini si radunarono a Thaniyat-ul-Wada per dargli il bentornato. Fu una pratica del Santo Profeta (sa) quella di recarsi alla moschea per offrire due Raka’at [unità] di preghiera nella moschea ogni qualvolta ritornava a Medina dopo un viaggio. Quando il Santo Profeta (sa) tornò da Tabuk era primo pomeriggio e come prima azione offrì due Raka’at di preghiera nella moschea. Dopo di che, si sedette nella moschea per poter incontrare la sua gente. Anche coloro che non partirono per Tabuk intenzionalmente senza alcuna valida ragione si presentarono per incontrare il Santo Profeta (sa), ed esibirono le loro scuse. Erano all’incirca un’ottantina. Nonostante il Santo Profeta (sa) conobbe la falsità delle loro scuse, le accettò e li perdono ugualmente. Accettò il loro giuramento e cercò perdono per loro. Tuttavia, come ho già menzionato, Hazrat Hilal (ra) bin Umayyah, Hazrat Murarah (ra) bin Rabee’ e Hazrat Ka’ab (ra) bin Malik non presentarono alcuna falsa giustificazione. Come risultato di ciò, dovettero convivere con il dispiacere del Santo Profeta (sa) per un certo periodo. Si prostrarono davanti a Dio Onnipotente e piansero profusamente implorando il Suo perdono. Più tardi, Allah L’Onnipotente accettò il loro pentimento e Lo menzionò nel Sacro Corano.

Il secondo compagno che menzionerò quest’oggi è Hazrat Murarah (ra) bin Rabee’ ‘Amri. Il padre di Hazrat Murarah (ra) era Rabee’ bin Adi, ed il suo nome è registrato sia come Ribi’ che Rabi’ah. Hazrat Murarah (ra) bin Rabee’ Amri apparteneva alla tribù di Amr bin ‘Auf dagli Ansar della tribù degli Aus. Hazrat Murarah (ra) ebbe l’onore di partecipare nella Battaglia di Badr. Era fra quei tre compagni che non parteciparono alla Battaglia di Tabuk, come già menzionato in precedenza.

Il prossimo compagno che menzionerò è Hazrat Utbah (ra) bin Ghazwan. Il suo titolo era Abu Abdullah e Abu Ghazwan. Hazrat Utbah (ra) era un confederato dei Banu Naufal bin Abd Manaf. Il nome di suo padre era Ghazwan bin Jabir. Hazrat Utbah (ra) aveva quarant’anni all’epoca della migrazione verso Medina. Hazrat Utbah (ra) bin Ghazwan migrò a Medina assieme a Hazrat Miqdad (ra) bin Aswad. Entrambi i compagni furono fra i primi a convertirsi all’Islam. In relazione alla loro emigrazione verso Medina, Hazrat Khalifatul Masih V (aba) ha letto un estratto storico tratto dal libro scritto da Hazrat Mirza Bashir Ahmad Sahib (ra), La Vita ed il Carattere del Sigillo dei Profeti (sa), circa il principio della Jihad e della spada.

Hazrat Khalifatul Masih V (aba) ha dato l’annuncio circa il lancio del sito web del Daily Al-Fazl. Al completamento dei 106 di Al-Fazl, l’edizione online di Al-Fazl verrà lanciata da Londra. 106 anni fa, il 18 giugno 1913, con il permesso di Hazrat Khalifatul Masih I (ra), Hazrat Musleh Maud (ra) avviò il giornale di Al-Fazl. Insh’Allah, l’edizione online è stata ufficialmente lanciata dopo il sermone del venerdì.

Hazrat Khalifatul Masih V (aba) ha guidato le preghiere funebri [in assenza] della rispettabile Syeeda Tanvir-ul-Islam Sahiba, che era la moglie del rispettabile Mirza Hafeez Ahmad Sahib e sorella di Haaja Shakoora Noor Sahiba degli Stati Uniti d’America ed ha pregato che Dio Onnipotente potesse concedergli il suo perdono e la sua misericordia ed elevare il suo stato. Possa Dio Onnipotente continuare a concederci tali individui nella Jama’at, pieni di passione nel servire e che posseggono la massima sincerità e devozione.

Nota: Il riassunto non vuole sostituire il sermone del venerdì di Hazrat Khalifatul Masih V (aa). Ne considera solo alcuni punti. Consigliamo dunque di prendervi il tempo necessario per ascoltare il Sermone del venerdì per beneficiare pienamente della guida illuminata di Hazoor Anwar (aa).

Alislam.it si assume la piena responsabilità per eventuali errori o problemi di comunicazione e la qualità della traduzione italiana di questa sinossi del sermone del venerdì. La versione originale in inglese è disponibile su: https://www.alislam.org/friday-sermon/2019-12-13.html