Uomini d’Eccellenza: I dediti Compagni del Santo Profeta (sa) – Parte XVII

Traduzione dell’Estratto del Sermone del venerdì da Hazrat Khalifatul Masih V (Che Allah lo abbia in gloria e lo benedica) del 6 Dicembre 2019.

Il 6 Dicembre 2019, Hazrat Khalifatul Masih V (che Allah lo aiuti) ha pronunciato il Sermone del venerdì dalla moschea Mubarak di Islamabad, Tilford, Regno Unito.

Dopo aver recitato il Tashahhud, Ta’awwuz e la Surah Al-Fatihah, Hazrat Khalifatul Masih V (aba) ha così espresso:

“Il nome del compagno Badri che menzionerò quest’oggi è Hazrat Hilal (ra). Il suo nome per intero era Hazrat Hilal (ra) bin Umayyah Waqifi. Hazrat Hilal (ra) apparteneva al clan dei Bani Waqif degli Ansar della tribù degli Aus. Il nome di suo padre era Umayyah bin Amir e il nome di sua madre era Unaisahh bint Hidam. Hazrat Hilal (ra) bin Umayyah ebbe due mogli: entrambe ebbero l’onore di accettare l’Islam testimoniando al cospetto del Santo Profeta (sa). Hazrat Hilal (ra) bin Umayyah fu tra i primi a convertirsi all’Islam. Egli distrusse gl’idoli della tribù dei Banu Waqif e fu il porta bandiera per la sua gente durante la vittoria di Mecca. Hazrat Hilal (ra) ebbe l’onore di partecipare nelle Battaglie di Badr, Uhud e tutte le altre battaglie al fianco del Santo Profeta (sa). Tuttavia, non poté partecipare nella Battaglia di Tabuk. Hazrat Hilal (ra) bin Umayyah morì durante il comando di Amir Muawiyah (ra).

Hazrat Hilal (ra) bin Umayyah era fra quei tre compagni che fallirono nel partecipare nella Battaglia di Tabuk senza una valida ragione. Gli altri due compagni erano Ka’b (ra) bin Malik e Murarah bin Rabi’. Il seguente verso del Sacro Corano fu rivelato in relazione a loro: “Ed i tre che erano rimasti indietro, finché la terra, per quanto vasta, sembrò loro stretta, e anche le loro anime si restrinsero, ed essi si convinsero che non v’era rifugio da Allah, se non in Lui stesso. Poi Egli si volse verso di loro con misericordia, affinché essi potessero volgersi a Lui. Certo, è Allah Colui che ritorna spesso con misericordia ed è Clemente.” [9:118]

La Battaglia di Tabuk ebbe luogo nel 9AH. Hazrat Hilal (ra) bin Umayyah, Ka’b (ra) bin Malik e Murarah bin Rabi’ (ra) non presero parte in questa spedizione per via della loro procrastinazione. Furono molto scontenti per esser rimasti indietro, poiché la maggior parte di coloro che non aderirono alla spedizione furono gli ipocriti. Quando il Santo Profeta (sa) ritornò dalla spedizione, si recò presso la moschea per offrire i nawafil (preghiere volontarie). Una volta finite le preghiere, il Santo Profeta (sa) sedette nella moschea. Coloro che non poterono partecipare alla spedizione si recarono dal Santo Profeta (sa) per fornire le loro ragioni a riguardo. Il Santo Profeta (sa) accettò le loro scuse e pregò per il loro perdono lasciando la faccenda nelle mani di Dio. Hazrat Hilal (ra) bin Umayyah, Ka’b (ra) bin Malik e Murarah bin Rabi’ (ra), dissero la verità spiegando che non ebbero alcuna ragione valida per non partecipare alla spedizione. Dopo averli ascoltati, il Santo Profeta (sa) consigliò loro di attendere finché Allah non avrebbe stabilito una decisione sul loro conto.

Poco dopo, il Santo Profeta (sa) proibì a tutti i musulmani di parlare con questi tre compagni (ra). Ciò risultò essere un periodo molto difficile per loro tre. Rimasero chiusi in casa a rimpiangere con rimorso per le loro azioni. Uno di questi compagni, Hazrat Ka’b (ra) bin Malik ricevette una lettera dal Re di Ghassan invitandolo ad unirsi a lui per esser stato maltrattato duramente a Medina. Hazrat Ka’b (ra) bin Malik disse a sé stesso, dopo aver letto la lettera, ‘Anche questa è una forma di prova.’ Dunque, prese la lettera e la gettò nel fuoco.

Quando trascorsero quaranta delle cinquanta notti indicate, il messaggero del Santo Profeta (sa) andò a visitare i tre compagni e li raccomandò di stare lontani dalle loro mogli; ma la moglie di Hilal (ra) bin Umayyah richiese di stare con lui poiché era un uomo anziano e non poté prendersi cura di sé stesso da solo. Dopo ulteriori dieci giorni, il Santo Profeta (sa) annunciò dopo la preghiera del Fajr che Dio Onnipotente, per la Sua benevolenza, aveva perdonato i tre compagni. Allah dunque rivelò al Santo Profeta (sa) la seguente rivelazione:

“Allah si è certamente rivolto con misericordia al Profeta, agli emigranti ed agli aiutanti che lo hanno seguito nell’ora di angoscia dopo che i cuori di un loro partito erano quasi dissolti. Si rivolse di nuovo a loro con pietà. Certamente, è per loro compassionevole, misericordioso.”

Hazrat Khalifatul Masih V (aba) ha dichiarato di aver parlato circa la Battaglia di Tabuk in precedenza, ma che ha voluto brevemente menzionarla di nuovo.

“Tabuk è situata sulla via commerciale tra Medina e Siria a circa 375 miglia (603km circa) da Medina. La Battaglia di Tabuk è conosciuta anche con diversi nomi: Ghazwatul Usrah o Gaishul Usrah, che vuol dire, la Battaglia Difficile o L’armata che subì difficoltà. È anche conosciuta come Ghazwatul Fadihah, ovvero la battaglia che avrebbe umiliato e disonorato gli ipocriti. Dopo il trattato di Hudaibiya, la prima lettera che il Santo Profeta (sa) scrisse per l’invito all’Islam fu per Cesare di Roma. Il governante di Busra all’epoca era Harith bin Abu Shimar Ghassani, un cristiano, che si mostrò ostile dopo aver ricevuto la lettera dal Santo Profeta (sa) e minacciò di invadere Medina. Ciò risultò con l’instillazione della paura nei musulmani di essere attaccati dai Romani o da altri gruppi nelle vicinanze. La ragione per cui vennero effettuati i preparativi per la spedizione di Tabuk fu dovuta al fatto che il Santo Profeta (sa) ricevette notizie dalla tribù siriana di Nibti, che Cesare di Roma fece radunare il suo esercito in Siria. Nonostante questa notizia non aveva alcuna prova veritiera, tuttavia, conseguì l’avvio della spedizione. Quando il Santo Profeta (sa) ricevette notizie di quest’armata, fece l’annuncio per la partenza ed informò i compagni circa la destinazione, affinché potessero prepararsi.

Per potersi preparare in tempo per questa spedizione ci fu un’immediata risposta in tutta Medina, dove i compagni radunarono tutto i loro beni e si sforzarono per presentarsi in tempo dinanzi al loro Maestro, il Santo Profeta (sa). Infatti, alcuni compagni non ebbero nemmeno le proprie scarpe per marciare nella spedizione. Ciò nonostante, ogni persona fu pronta a sacrificare la propria vita. Hazrat Umar (ra) pensò che siccome avesse un sacco di provviste a casa propria, presentò metà dei suoi beni al Santo Profeta (sa). Hazrat Abu Bakr (ra) portò tutto ciò che possedette e lo presentò al Santo Profeta (sa), l’ammontare del sacrificio presentato da Hazrat Abu Bakr (ra) in occasione della Battaglia di Tabuk fu di 4000 dirham. Hazrat Uthman (ra) sacrificò cammelli, cavalli e presentò del denaro. Hazrat Abu Aqeel (ra) raccolse fondi spendendo le sue notti annaffiando un terreno in cambio di 2 saa’ (4-5kg) di datteri. Ne diede metà a sua moglie ed ai suoi figli e prese con sé la rimanente metà conferendola al Santo Profeta (sa) affinché potesse presentare il suo sacrificio per la via di Dio. In quell’occasione, Hazrat Abdur Rahman (ra) bin Auf offrì metà dei suoi beni al Santo Profeta (sa), il cui valore fu di 4,400 dirham. Quando Hazrat Asim (ra) bin Adiyy offrì 100 waqs di datteri (14,000kg o 14 tonnellate), gli ipocriti si lamentarono dicendo che era semplice finzione e volersi mettersi in mostra. Al ché, Dio Onnipotente rivelò il seguente verso dalla Surah At-Taubah: “Questi sono coloro che biasimano quei credenti che danno spontaneamente elemosine, e quelli che non hanno nulla da dare, tranne quanto guadagnano con il loro duro lavoro. E così li deridono. Allah li ripagherà dei loro scherni, e per loro vi sarà una dolorosa punizione.” [9:79]

Hazrat Khalifatul Masih V (aba) ha poi annunciato che il dipartimento di Waqf-e-Nau ha creato un sito web con il nome – waqfenauintl.org – che sarebbe stato lanciato ufficialmente nello stesso giorno, Insh’Allah.

“Tutte le corrispondenze riguardanti il Waqf-e-Nau possono essere trovate sul sito web assieme alle guide ed alle istruzioni che ho conferito in termini di educazione e crescita dei bambini Waqifeen-e-Nau. Inoltre, è possibile accedere ai sermoni e ai discorsi dei Khulafa, al programma del Waqf-e-Nau e alle edizioni della rivista ‘Ismail’ per ragazzi e della rivista ‘Maryam’ per le ragazze sul web. In aggiunta, i bambini Waqifeen-e-Nau possono trovare informazioni per quanto riguarda l’organizzazione della loro carriera. C’è anche una sessione per rinnovare la propria devozione, per mettersi in contatto con il dipartimento del Waqf-e-Nau e rimanere aggiornati. I bambini Waqifeen-e-Nau possono anche trovare informazioni circa i requisiti per la Jama’at e quale tipo di educazione dovrebbero intraprendere per poter servire al meglio la Jama’at. Guide e rapporti per i segretari e gli amministratori del Waqf-e-Nau saranno anch’esse disponibili sul sito web. Inoltre, vi sono registrazioni video delle diverse sessioni di Q/A (domande e risposte) durante le mie classi, etc. in diverse occasioni. C’è anche un’introduzione allo schema del Waqf-e-Nau ed informazioni su come rimanere in contatto costante con il dipartimento. In più, ci sono rapporti, foto e scorci dei programmi Waqf-e-Nau in corso in tutto il mondo. Pertanto, questo sito Web verrà lanciato oggi stesso, Insh’Allah, di cui i bambini Waqifeen-e-Nau e i loro genitori dovrebbero beneficiare.”

Nota: Il riassunto non vuole sostituire il sermone del venerdì di Hazrat Khalifatul Masih V (aa). Ne considera solo alcuni punti. Consigliamo dunque di prendervi il tempo necessario per ascoltare il Sermone del venerdì per beneficiare pienamente della guida illuminata di Hazoor Anwar (aa).

Alislam.it si assume la piena responsabilità per eventuali errori o problemi di comunicazione e la qualità della traduzione italiana di questa sinossi del sermone del venerdì. La versione originale in inglese è disponibile su:
https://www.alislam.org/friday-sermon/2019-12-06.html