Uomini d’Eccellenza: I dediti Compagni del Santo Profeta (sa) – Parte XVI
Traduzione dell’Estratto del Sermone del venerdì da Hazrat Khalifatul Masih V (Che Allah lo abbia in gloria e lo benedica) del 29 Novembre 2019.
Il 29 Novembre 2019, Hazrat Khalifatul Masih V (che Allah lo aiuti) ha pronunciato il Sermone del venerdì dalla moschea Baitul Futuh, Londra, Regno Unito.
Dopo aver recitato il Tashahhud, Ta’awwuz e la Surah Al-Fatihah, Hazrat Khalifatul Masih V (aba) ha così espresso:
Hazrat Yazid bin Thabit (ra) era un Compagno Badri del Santo Profeta (sa). Apparteneva alla famiglia dei Banu Malik bin Najar degli Ansar della tribù dei Khazraj. Suo padre era Thabit bin Zahak. Hazrat Yazid (ra) sposò Dubiya bint Thabit. Prese parte in entrambe le battaglie di Badr e Uhud, e fu martirizzato il 12 AH nella battaglia di Yamama, durante il califfato di Hazrat Abu Bakr (ra).
Hazrat Yazid bin Thabit (ra) narra in un episodio che fu seduto assieme ad un gruppo di Compagni (ra) in compagnia del Santo Profeta (sa), quando una cerimonia funebre passò di fianco a loro. Quando il Santo Profeta (sa) vide ciò, si alzò immediatamente, e rimase in piedi finché la cerimonia non passò del tutto. Hazrat Yazid bin Thabit disse: “Una volta, il Santo Profeta (sa) uscì di casa e vide una tomba, al che domandò “Cosa è questa?”, I compagni spiegarono che era la tomba di una ragazza schiava, che morì precedentemente durante lo stesso pomeriggio mentre egli stava riposando. Subito il Santo Profeta (sa) camminò verso la sua tomba ed offrì le preghiere funebri. Poi affermò: “Finché sono in mezzo a voi, dovete informarmi quando una persona muore, poiché la mia preghiera serve come misericordia per il defunto”.”
Il nome del prossimo compagno che menzionerò è Hazrat Mu’awwiz bin Amr bin Jumuh (ra). Hazrat Mu’awwiz (ra) apparteneva ai Banu Jusham degli Ansar della tribù dei Khazraj. Il padre di Hazrat Mu’awwiz (ra) era Amr bin Jumuh ed il nome di sua madre era Hind bint Amr. Hazrat Mu’awwiz bin Amr bin Jumuh (ra) partecipò nelle battaglie di Badr e Uhud.
Il nome del prossimo compagno è Hazrat Bishr bin Bara bin Ma’rur (ra). Hazrat Bishr (ra) apparteneva ai Banu ‘Ubaid bin ‘Adi degli Ansar della tribù dei Khazraj. Hazrat Bishr (ra) partecipò alla seconda Bai’at di Aqabah assieme a suo padre. Inoltre, tra i suoi compagni, Hazrat Bishr bin Bara (ra) fu un esperto arciere. Il Santo Profeta (sa) stabilì un legame di fratellanza tra Hazrat Bishr e Hazrat Waqid bin Abdullah, che si trasferì da Mecca a Medina. Hazrat Bishr (ra) partecipò al fianco del Santo Profeta (ra) nelle battaglie di Badr, Uhud, Khandaq, il trattato di Hudaibiya e la battaglia di Khaybar. Durante la battaglia di Uhud, sperimentò una circostanza miracolosa di pace e sicurezza, mentre i musulmani erano sotto attacco nemico. Durante la battaglia di Khaybar, Hazrat Bishr (ra) mangiò anch’egli dalla stessa carne avvelenata donata da una donna ebrea da cui mangiò il Santo Profeta (sa). Quando Hazrat Bishr deglutì un pezzo di carne e si ammalò gravemente, soffrì di forti dolori. I dolori erano così atroci che per un anno intero non poté girarsi nel letto senza assistenza per poi eventualmente morire in uno stato di forte dolore. Nello spiegare questo episodio nei dettagli, Hazrat Musleh Maud (ra) spiega che dopo essersi ammalato, il Santo Profeta (sa) fece inviare la donna per domandarle se avesse avvelenato la carne. La donna ammise la propria colpa e disse: “Ho deciso di avvelenarti, credendo che se tu fossi un impostore saresti morto e noi ci saremmo salvati, ma se invece, tu fossi un profeta, allora Dio ti avrebbe salvato.” Dopo aver sentito la spiegazione data dalla donna, il Santo Profeta (sa) la perdonò. Altrimenti, avrebbe certamente ricevuto la pena di morte. Questo incidente mostra che il Santo Profeta (sa) era sempre pronto a perdonare coloro che lo attaccarono ed i suoi seguaci in primo luogo, e punì solamente quando la punizione fosse necessaria, quando si temeva che il colpevole avrebbe continuato a causare dispetti e conflitti.”
Ora in conclusione, parlerò di due membri deceduti della comunità, e Dio volendo – dopo le preghiere, condurrò la loro preghiera funebre in loro assenza. Il primo funerale è del rispettabile Naseer Ahmad Sahib, figlio del rispettabile Ali Muhamma Sahib di Rajanpur. È passato a migliore vita il 21 novembre 2019 all’età di 63 anni, – Certamente ad Allah apparteniamo e ad Egli faremo ritorno.
Il secondo funerale è del rispettabile Ataul Kareem Mubashar Sahib, figlio di Mian Allah Ditta Sahib, originario di Kirtu, un distretto di Sheikhupura, ma che risiedeva attualmente in Canada. Morì il 13 Novembre all’età di 75 anni – Certamente ad Allah apparteniamo e ad Egli faremo ritorno.
Possa Dio Onnipotente inondare la sua misericordia ed il suo perdono ai defunti ed elevare il loro stato. Possa Egli consentire ai loro figli ed alla loro futura discendenza di continuare i loro virtuosi sforzi.
Nota: Il riassunto non vuole sostituire il sermone del venerdì di Hazrat Khalifatul Masih V (aa). Ne considera solo alcuni punti. Consigliamo dunque di prendervi il tempo necessario per ascoltare il Sermone del venerdì per beneficiare pienamente della guida illuminata di Hazoor Anwar (aa).
Alislam.it si assume la piena responsabilità per eventuali errori o problemi di comunicazione e la qualità della traduzione italiana di questa sinossi del sermone del venerdì. La versione originale in inglese è disponibile su: https://www.alislam.org/friday-sermon/2019-11-29.html