Uomini d’Eccellenza: I dediti Compagni del Santo Profeta (sa) – Hazrat Sa’d (ra) bin Ubadah

Traduzione dell’Estratto del Sermone del venerdì da Hazrat Khalifatul Masih V (Che Allah lo abbia in gloria e lo benedica) del 27 Dicembre 2019.

Il 27 Dicembre 2019, Hazrat Khalifatul Masih V (che Allah lo aiuti) ha pronunciato il Sermone del venerdì dalla moschea di Baitul Futuh, Londra, Regno Unito.

Dopo aver recitato il Tashahhud, Ta’awwuz e la Surah Al-Fatihah, Hazrat Khalifatul Masih V (aba) ha così espresso:

Nell’ultimo sermone ho citato i racconti circa la vita di Hazrat Sa’d (ra) bin Ubadah. Quest’oggi, continuerò a narrarne ulteriormente i dettagli. Hazrat Sa’d (ra) bin Ubadah era uno dei dodici leader scelti durante la Bai’at di ‘Aqabah, e fu a capo dell’intera tribù dei Khazraj. Nell’era benedetta del Santo Profeta (sa), fu considerato tra i membri più eminenti degli Ansar, al punto che dopo la morte del Santo Profeta (sa), il suo nome venne proposto tra i membri degli Ansar come Khalifa (Successore). Il Santo Profeta (sa) stabilì un legame di fratellanza tra Hazrat Sa’d (ra) e Tulaib (ra) bin Umair, che migrò da Mecca a Medina. Hazrat Sa’d (ra) bin Ubadah offrì cibo eccellente al Santo Profeta (sa) ed i suoi compagni quando risiedettero nella casa di Hazrat Abu Ayyub Ansari (ra) per un periodo di sette mesi, dopo aver migrato dalla Mecca sino alla costruzione della Moschea Al-Nabawi, e l’adiacente quartiere abitabile del Santo Profeta (sa). Hazrat Sa’d (ra) bin Ubadah invitò il Santo Profeta (sa) in casa sua e lo servì con dedita ospitalità. Il Santo Profeta (sa) pregò per lui affinché le persone pie potessero continuare a mangiare in casa sua, e che gli angeli potessero discendere le loro preghiere caritatevoli su di lui. Hazrat Sa’d (ra) bin Ubadah prese 80 compagni in casa sua e li sfamò; questi erano le persone più povere fra i compagni, che normalmente sedevano vicino alla residenza del Santo Profeta (sa). Hazrat Sa’d (ra) bin Ubadah fu colui che se ne presa cura più di chiunque altro.

Un anno dopo aver migrato a Medina, nel mese di Safar, il Santo Profeta (sa) partì per Abwah, situata a 23 miglia (37km) da Juhfa, in direzione per la Mecca. Hazrat Khalifatul Masih V (aba) ha chiarito il significato del termine ‘Ghazwah’, ovvero una campagna cui il Santo Profeta (sa) prese parte personalmente, mentre ‘Sariyaah’ o ‘Ba’ath’ si riferiscono ad una campagna che fu ordinata dal Santo Profeta (sa) ma a cui Egli non prese parte. Prima della partenza, il Santo Profeta (sa) nominò Sa’d (ra) bin Ubadah, Capo dei Khazraj, come Amir di Medina in sua assenza, e partì in direzione sud-est di Medina, sulla strada per la Mecca, finché ultimamente raggiunse Waddan. Una volta giunto a destinazione, il Santo Profeta (sa) interagì in discussioni con i capi dei Banu Damrah, e stabilì un trattato di comune accordo.

In relazione a Hazrat Sa’d (ra) bin Ubadah e la sua partecipazione nella Battaglia di Badr, vi sono due diverse opinioni suggerenti il fatto che egli fosse pronto a combattere, ma che fu morso da un cane e per questo motivo non poté prender parte nella battaglia. Il Santo Profeta (sa) dichiarò che, nonostante Sa’d (ra) non poté partecipare nella battaglia, egli desiderò tantissimo prenderne parte, e pertanto gli fu concessa una porzione dal bottino di guerra. Hazrat Sa’d (ra) bin Ubadah partecipò in tutte le battaglie al fianco del Santo Profeta (sa) comprese le battaglie di Badr, Uhud e Khandaq.

Hazrat Sa’d (ra) bin Ubadah fu membro del consiglio di guerra per Badr ed ebbe l’onore di fare da guardia al Santo Profeta (sa) la notte antecedente alla Battaglia di Uhud. Hazrat Sa’d (ra) bin Ubadah era fra quei Compagni (ra) che rimasero risolutamente fermi con il Santo Profeta (sa) durante la Battaglia di Uhud. Quando il Santo Profeta (sa) ritornò a Medina dalla Battaglia di Uhud e slegò il suo cavallo, fu sostenuto da Hazrat Sa’d (ra) bin Muaz e Hazrat Sa’d (ra) bin Ubadah verso la propria casa. Il Santo Profeta (sa) portava delle ferite, perciò quando smontò dalla sella del suo cavallo, fu supportato da questi due compagni.

La Ghazwah di Hamra-ul-Asad ebbe luogo nel 3 AH di Shawwal. Quando il Santo Profeta (sa) ritornò dalla Battaglia di Uhud, i Quraish si fermarono a Rauha, che si trova approssimativamente a 36 miglia (circa 58km) da Medina. Mentre si trovarono lì, i Quraish pensarono che siccome i musulmani soffrirono enormemente nell’ultima battaglia, allora avrebbero dovuto scagliare un attacco a sorpresa contro Medina. Secondo loro, considerando la perdita subita, i musulmani non sarebbero stati in grado di reagire. Conseguentemente, quando il Santo Profeta (sa) venne a conoscenza delle loro intenzioni, decise di partire per perseguire i Quraish e raggiunse Hamra-ul-Asad. Hamra-ul-Asad si trova a circa otto miglia (circa 13km) da Medina. Quando l’armata dei Quraish scoprì che il Santo Profeta (sa) si stette avvicinando, corsero immediatamente verso la Mecca. Non appena realizzarono che anziché mostrar debolezza, i musulmani piuttosto si mossero per attaccarli, scapparono via. Hazrat Sa’d (ra) bin Ubadah portò con sè 30 cammelli e dei datteri per le truppe a Hamra-ul-Asad.

Dopo che ebbe luogo il successo di Banu Nazir durante Rabi-ul-Awal, nel 4 AH, Hazrat Sa’d (ra) bin Ubadah e Hazrat Sa’d (ra) bin Muaz presentarono il bottino di guerra al Santo Profeta (sa), affinché potesse distribuirne l’intera ricchezza ai Muhajireen. In seguito a ciò, il Santo Profeta (sa) esclamò, “O Allah! Concedi la Tua misericordia agli Ansar ed ai loro figli.”

La madre di Hazrat Sa’d (ra), Hazrat Hamrah (ra) bin Masud era una delle Compagne. Ella morì quando il Santo Profeta (sa) partì per la Ghazwah di Domat-ul-Jandal, dove Hazrat Sa’d (ra) lo accompagnò. Hazrat Sa’d (ra) ricevette la notizia della morte circa un mese più tardi. Quando apprese la notizia della morte di sua madre, chiese al Santo Profeta (sa) di condurre la sua preghiera funebre, ed in risposta a ciò il Santo Profeta (sa) guidò la sua preghiera funebre. Hazrat Sa’d (ra) bin Ubadah cercò la guida del Santo Profeta (sa) in merito ad una promessa/giuramento che sua madre fece, ma che a causa della sua morte non poté adempiere. Il Santo Profeta (sa) disse che egli avrebbe dovuto adempiere alla promessa al posto suo. Hazrat Sa’d (ra) scavò dunque un pozzo per conto della sua mancata madre. Hazrat Sa’d (ra) bin Ubadah spese in maniera molto generosa e aperto di cuore in carità e per i bisognosi. Continuerò a narrare le sue vicende nel sermone venturo, Insh’Allah.

Nota: Il riassunto non vuole sostituire il sermone del venerdì di Hazrat Khalifatul Masih V (aa). Ne considera solo alcuni punti. Consigliamo dunque di prendervi il tempo necessario per ascoltare il Sermone del venerdì per beneficiare pienamente della guida illuminata di Hazoor Anwar (aa).

Alislam.it si assume la piena responsabilità per eventuali errori o problemi di comunicazione e la qualità della traduzione italiana di questa sinossi del sermone del venerdì. La versione originale in inglese è disponibile su:
https://www.alislam.org/friday-sermon/2019-12-27.html