Uomini d’Eccellenza: I dediti Compagni del Santo Profeta (sa) – Hazrat Miqdad bin ‘Amr (ra)

Traduzione dell’Estratto del Sermone del venerdì da Hazrat Khalifatul Masih V (Che Allah lo abbia in gloria e lo benedica) del 22 Novembre 2019.

Il 22 Novembre 2019, Hazrat Khalifatul Masih V (che Allah lo aiuti) ha pronunciato il Sermone del venerdì dalla moschea Baitul Futuh, Londra, Regno Unito.

Dopo aver recitato il Tashahhud, Ta’awwuz e la Surah Al-Fatihah, Hazrat Khalifatul Masih V (aba) ha così espresso:

In proseguimento ai racconti sulla vita dei compagni Badri, quest’oggi menzionerò il compagno Hazrat Miqdad (ra) bin Aswad, il cui nome originale fu Miqdad (ra) bin ‘Amr. Egli era il figlio adottivo di Aswad e perciò venne riferito come Miqdad (ra) bin Aswad. Tuttavia, quando venne rivelato il verso “Chiamali (i figli adottivi) con il nome del loro padre.” [33:6], cominciò ad essere chiamato Miqdad (ra) bin Amr.

Il titolo di Hazrat Miqdad (ra) era Abu Ma’bad e sposò Hazrat Duba’ah (ra), che era la figlia di Hazrat Zubair (ra) e Hazrat Aatiqah (ra) bin Wahb. Hazrat Miqdad (ra) era tra quei primi sette compagni che professarono il loro credo nell’Islam a Mecca. Hazrat Miqdad (ra) era fra quei musulmani che migrarono verso l’Abissinia. Tuttavia, poco tempo dopo, ritornò a Mecca, e quando il Santo Profeta (sa) migrò verso Medina, Hazrat Miqdad (ra) non fu in grado di aggiungersi alla migrazione e lo raggiunse più tardi, soggiornando inizialmente nella casa del Santo Profeta (sa). Fu un periodo di grande destituzione e difficoltà. Il Santo Profeta (sa) ebbe tre capre femmine nella sua casa e permise a Hazrat Miqdad (ra) ed un altro compagno di condividere il loro latte. Hazrat Miqdad (ra) munse le capre e diede il latte al Santo Profeta (sa). A tal punto, il Santo Profeta (sa) domandò, ‘Avete bevuto la vostra porzione di latte questa notte?’ Hazrat Miqdad (ra) rispose, ‘Non porci questa domanda, o messaggero (sa) di Allah, e per favore prendi questo latte.’ Il Santo Profeta (sa) alche bevve un po’ di latte e ciò compiacque Hazrat Miqdad (ra) per esser divenuto il recipiente delle preghiere del Santo Profeta (sa).

Hazrat Miqdad (ra) partecipò nelle battaglie di Badr, Uhud, Khandaq e tutte le altre battaglie al fianco del Santo Profeta (sa). Durante la battaglia di Badr, disse al Santo Profeta (sa), “O messaggero (sa) di Allah, non dovremmo seguire ciò che la gente di Mosè (as) disse a lui, ovvero ‘Andate voi ed il vostro Signore a combattere.’ “Certamente no! Piuttosto, dovremmo combattere alla tua destra ed alla tua sinistra, davanti e dietro di te.” Questo impegno e dedizione appagarono molto il Santo Profeta (sa). Hazrat Miqdad (ra) fu raccomandato dal Santo Profeta (sa) che durante la guerra non avrebbe dovuto uccidere chi pronuncia la Kalima per salvare la propria vita, anche se quest’ultimo lo ha ferito. Questo era lo stato di una persona che recitava la Kalima e questo stato fu stabilito dal Santo Profeta (sa), in piena contrapposizione con le azioni dei cosiddetti studiosi e governi islamici di quest’epoca.

Hazrat Miqdad (ra) partecipò anche nella battaglia di Yarmuk, dove durante la battaglia fu un Qari [recitatore del Corano]. Dopo la battaglia di Badr, il Santo Profeta (sa) stabilì la pratica in cui, durante la battaglia, la Surah Al-Anfal doveva esser recitata. Durante una spedizione, il Santo Profeta (sa) delegò Hazrat Miqdad (ra) come leader dell’armata per quella spedizione. Quando ritornò, il Santo Profeta (sa) gli chiese come fosse stata l’esperienza di esser stato al comando, ed egli rispose: “O messaggero di Allah! Quando partii, incominciai a sentire come se tutti fossero miei servi.” Il Santo Profeta (sa) spiegò che quando si ottiene il comando questo male può incombere ed uno dovrebbe pregare che Allah L’Onnipotente lo protegga da tale male. È meglio comprendere che si può diventare arroganti con una posizione di autorità e che quindi, tutti quelli tra noi che sono nominati in una posizione di autorità, dovrebbero esserne consapevoli. In primo luogo, non si dovrebbe mai desiderare di diventare un leader, ma quando si è nominati in una posizione di autorità, tali persone dovrebbero pregare Dio Onnipotente per essere protetti dai mali della loro posizione, come l’arroganza per esempio, e dovrebbero sempre cercare le benedizioni di Dio.

Hazrat Miqdad (ra) narra di aver sentito il Santo Profeta (sa) dire che è fortunato colui che è protetto da qualsiasi discordia. Quindi, uno non dovrebbe pregare per difficoltà o di esser messo alla prova. Tuttavia, se si sperimenta qualche difficoltà, allora, bisogna mostrare pazienza e rimanere saldi anziché mostrare codardia.

Hazrat Miqdad (ra) fu di statura pesante ma partecipò comunque nella Jihad. Hazrat Miqdad (ra) morì a Juruf, che si trova a 3 miglia da Medina, e le persone trasportarono il suo corpo sulle loro spalle dal luogo di battaglia fino a Medina. Hazrat Uthman (ra) guidò le sue preghiere funebri e fu poi seppellito in Jannat-ul-Baqi. Hazrat Miqdad (ra) passò a miglior vita all’età di 70 circa.

Hazrat Miqdad (ra) sperimentò la ricezione di ricchezza attraverso fonti miracolose e consigliò sempre alle persone di essere grati nell’essere musulmani e suggestionò a tutti di pregare per la loro discendenza e per i loro parenti. Fu per questo motivo che Dio Onnipotente dichiarò: “E quelli che dicono: “Signore nostro, fa’ che le nostre spose e i nostri figli siano la gioia dei nostri occhi, e fa’ di ognuno di noi un capo tra i giusti” [25:75]. Pertanto, uno dovrebbe sempre offrire questa preghiera in modo che anche le sue future discendenze rimangano salde sulla fede e siano grate ad Allah l’Onnipotente per le benedizioni che ha concesso loro.

In un’altra narrazione, Hazrat Anas (ra) racconta che il Santo Profeta (sa) una volta udì qualcuno recitare il Sacro Corano a voce alta, e disse, “Questo individuo possiede il timore di Allah nel proprio cuore.” Tale individuo, era infatti Hazrat Miqdad (ra) bin Amr.

Possa Dio Onnipotente concedere anche a noi la vera comprensione dell’Islam e consentirci di rendere vera giustizia nell’essere tra la Umma del Santo Profeta (sa) ed instillare in noi il timore di Dio Onnipotente.

Nota: Il riassunto non vuole sostituire il sermone del venerdì di Hazrat Khalifatul Masih V (aa). Ne considera solo alcuni punti. Consigliamo dunque di prendervi il tempo necessario per ascoltare il Sermone del venerdì per beneficiare pienamente della guida illuminata di Hazoor Anwar (aa).

Alislam.it si assume la piena responsabilità per eventuali errori o problemi di comunicazione e la qualità della traduzione italiana di questa sinossi del sermone del venerdì. La versione originale in inglese è disponibile su:
https://www.alislam.org/friday-sermon/2019-11-22.html