Uomini d’Eccellenza: I dediti Compagni del Santo Profeta (sa) – Hazrat Khabbab (ra)

Traduzione dell’Estratto del Sermone del venerdì da Hazrat Khalifatul Masih V (Che Allah lo abbia in gloria e lo benedica) del 9 Maggio 2020.

Il 9 Maggio 2020, Hazrat Khalifatul Masih V (che Allah lo aiuti) ha pronunciato il Sermone del venerdì dalla moschea Mubarak, Islamabad, Tilford, Regno Unito.

Dopo aver recitato il Tashahhud, Ta’awwuz, e la Surah Al-Fatihah, Hazrat Khalifatul Masih V (aba) ha continuato la sua serie di sermoni sulla vita dei Compagni Badri del Santo Profeta Muhammad (sa).

Nel sermone di oggi, Sua Santità (aba) ha narrato i racconti sulla vita di Hazrat Khabbab bin al-Arat (ra) che apparteneva alla tribù dei Sa’d bin Zaid. Il nome di suo padre era Arat bin Jandalah. Secondo alcune convinzioni, il suo titolo era Abu Abdullah, mentre ci sono altre opinioni che dicono che il suo titolo fosse Abu Muhammad o Abu Yahya.

Sua Santità narra che durante l’era della Jahiliyyat [ignoranza] Hazrat Khabbab fu reso schiavo. Fu la sesta persona ad accettare l’Islam e fu severamente perseguitato e torturato dopo essersi dichiarato apertamente.

Hazrat Khabbab (ra) era un fabbro ferraio, e quando il suo padrone venne a scoprire che il Santo Profeta (sa) lo avrebbe incontrato, prese del carbone ardente dalla sua fornace e lo piazzò sulla schiena di Hazrat Khabbab (ra). In un’altra narrazione, si menziona che fu gettato nel fuoco e poi forzato a rimanere sdraiato sul carbone ardente. Durante il Califfato di Hazrat Umar (ra), Hazrat Khabbab (ra) gli mostrò le cicatrici della sua schiena, ed egli disse di non aver mai visto una schiena così bianca per via del marchio delle ferite.

In merito alla conversione di Hazrat Umar (ra) all’Islam, Sua Santità (aba) ha affermato che in quell’occasione Hazrat Umar si trovava in cammino per uccidere il Santo Profeta (sa) quando qualcuno lo fermò e gli disse che sua sorella e suo cognato avevano accettato l’Islam. Quindi si recò immediatamente a casa della sorella, e sentì Hazrat Khabbab (ra) recitare il Sacro Corano. Avendo ascoltato i versi di surah Ta-Ha, il suo cuore si acquietò ed accettò l’Islam.

Proseguendo, Sua Santità (aba) menziona che dopo aver sofferto per mano dei padroni degli schiavi, essi ottennero molto rispetto ed uno stato elevato. Perciò, durante il Califfato di Hazrat Umar (ra), qualora uno di questi musulmani come Hazrat Khabbab (ra) o Hazrat Bilal (ra) ecc., attendeva una seduta, Hazrat Umar (ra) li istruiva a sedersi direttamente davanti, mentre i figli di quei capi che li perseguitarono in precedenza, e che furono seduti fra le prime fila, furono ordinati di sedersi indietro, eventualmente alla fine in vicinanza delle scarpe. Furono molto disturbati nel testimoniare che coloro che un tempo furono schiavi ora vennero elevati dalle loro posizioni uno dopo l’altro. Hazrat Umar (ra) spiegò che anche se erano stati schiavi, essi vennero onorati molto dal Santo Profeta (sa) e pertanto meritano il più alto rango di rispetto.

Hazrat Khabbab (ra) prese parte nella battaglia di Badr, Uhud, Khandaq e tutte le altre battaglie al fianco del Santo Profeta (sa). Hazrat Khabbab (ra) morì il 37 A.H. all’età di 73 anni. In un’occasione, passando davanti alla sua tomba, Hazrat Ali (ra) pregò particolarmente per lui.

Nota: Il riassunto non vuole sostituire il messaggio di Hazrat Khalifatul Masih V (aba). Ne considera i punti più salienti. Consigliamo dunque di prendervi il tempo necessario per ascoltare il messaggio del venerdì per beneficiare pienamente della guida illuminata di Hazoor Anwar (aba).

Alislam.it si assume la piena responsabilità per eventuali errori o problemi di comunicazione e la qualità della traduzione italiana di questa sinossi del messaggio del venerdì. La versione originale in inglese è disponibile su: https://www.alislam.org/friday-sermon/2020-05-08.html