Sforzarsi per un buon fine, con adorazione di qualità, preghiere e buone azioni.
Traduzione dell’Estratto del Sermone del venerdì da Hazrat Khalifatul Masih V (Che Allah lo abbia in gloria e lo benedica) del 22 Maggio 2020.
Il 22 Maggio 2020, Hazrat Khalifatul Masih V (che Allah lo aiuti) ha pronunciato il Sermone del venerdì dalla moschea Mubarak, Islamabad, Tilford, Regno Unito.
Dopo aver recitato il Tashahhud, Ta’awwuz e Surah Al-Fatihah, Hazrat Khalifatul Masih V (aba) ha esordito ringraziando tutti gli Ahmadi che hanno espresso i loro sentimenti e le loro preghiere con grande fervore in luce ad alcune ferite che Sua Santità (aba) ha subito dovute alla sua caduta. Così, Sua Santità (aba) ha pregato affinché Allah ricompensi ognuno di loro abbondantemente, incrementando la loro sincerità e lealtà.
Sua Santità (aba) ha detto che di questi tempi, un tale esempio d’amore può esser trovato nell’amore per il Khilafat. Questo amore ha due direzioni ed è reciproco. Non si può dire quale parte ami di più l’altra. Sua Santità (aba) ha commentato dicendo che in alcuni momenti sembra che l’amore della comunità per il Khilafat sia al suo picco e viceversa. Quindi, questo amore va in entrambe le direzioni. Tale relazione non può esser paragonata ad alcun amore mondano.
Sua Santità (aba) ha detto che è sempre stato affezionato ad un detto del Terzo Khalifa (ra), in cui disse che il Khalifa e la comunità sono due sinonimi della stessa entità. Sua Santità (aba) ha riferito che è tramite queste preghiere che le sue ferite si sono rimarginate in fretta. La velocità con cui le ferite al volto si sono rimarginate ha sorpreso persino il dottore. Sua Santità (aba) ha comunicato al dottore che oltre ai rimedi, sono le preghiere della comunità che hanno attualmente favorito il processo di cura delle ferite. Sua Santità (aba) stesso ha espresso il suo pensiero a riguardo, credendo che le ferite ci avrebbero messo almeno due settimane prima di rimarginarsi, ma grazie alle preghiere della comunità ciò è avvenuto ben più in fretta.
Per quanto riguarda i rimedi, Sua Santità (aba) ha detto di aver usato il Marham-e-Isa [l’unguento utilizzato per curare le ferite di Gesù (as) dopo esser stato rimosso dalla croce] e una medicina omeopatica chiamata crema Calendula.
Sua Santità (aba) ha poi richiesto alla comunità di pregare affinché gli effetti rimanenti delle ferite possano placarsi velocemente. La vera forza risiede nella grazia di Dio. Sua Santità (aba) ha riferito che poco tempo fa aveva subito seri dolori alla spalla ed al braccio, al tal punto che non poteva sollevare il braccio senza il sostegno dell’altro. Il dottore gli disse che ci sarebbero volute dalle sei alle otto settimane prima di potersi riprendere. Tuttavia, poco tempo dopo il dottore esaminò il braccio e notò che il processo curativo era già al 90%. Il dottore rimase sorpreso dalla velocità del ricovero. Sua Santità (aba) gli disse che invero questo è dovuto ai milioni di persone che pregano per lui. Egli era Cristiano e anch’esso credeva nella preghiera, ciò nonostante rimase sconvolto dall’accaduto e disse che ciò sarebbe potuto accadere solo tramite la potenza delle preghiere.
Sua Santità (aba) ha poi aggiunto che i rapporti dei diversi paesi hanno mostrato che vi è un significativo incremento di persone che ritornano a Dio. Durante il lockdown, c’è stato un aumento di preghiere in congregazione, di dars (lezioni di lettura da diversi estratti) forniti alle persone, aumentando così il livello di conoscenza dei giovani e degli adulti. È una benedizione di Allah che Ramadan è giunto in questo periodo, e che l’inclinazione nei confronti delle preghiere sia aumentata ancora di più.
Sua Santità (aba) ha poi aggiunto che ora Ramadan è giunto al suo termine, e diversi governi hanno incominciato ad allentare le misure di restrizione del lockdown. Sua Santità (aba) ha detto che con un maggior agio del lockdown, ogni Ahmadi dovrebbe aderire alle linee guida del proprio governo. Ma la prima cosa che ogni Ahmadi dovrebbe tenere a mente è che con la riapertura delle attività commerciali, stare all’aperto, la fine di Ramadan, ecc.…; tutte queste cose non dovrebbero far cessare la linea di buone azioni che abbiamo stabilito durante questo periodo. Offrire le preghiere in congregazioni in casa dovrebbe continuare come pratica e quando le moschee verranno eventualmente riaperte, similarmente ci dovrebbe essere una maggiore attenzione e sforzo nel frequentare anche le moschee. I dars dovrebbero proseguire affinché la conoscenza continui ad elevarsi, e i membri dovrebbero continuare a guardare MTA. Tutte queste cose non dovrebbero esser dimenticate con la fine di Ramadan e l’allentamento delle restrizioni del lockdown.
Sua Santità (aba) ha detto poi che un credente non dovrebbe essere come quelle persone che implorano Dio solo quando gli affligge un problema, ma che poi quando tale difficoltà viene rimossa, si dimenticano di Esso.
Sua Santità (aba) ha poi riferito che ci sono molte persone che dibattono circa la natura del Coronavirus: se esso sia una calamità naturale o una punizione di Dio. Quando siamo testimoni di certe calamità naturali, di carattere allarmante, che accadano durante quest’era del Messia Promesso (as), allora certamente dobbiamo tornare a Dio più di prima e supplicare abbondantemente. Sua Santità (aba) già in passato aveva menzionato che i disastri naturali sono correlati all’avvento del Messia Promesso (as). Perciò, uno dovrebbe pregare Dio affinché possa divenire una persona giusta e con una buona fine.
Sua Santità (aba) ha narrato che durante il periodo della peste, il Messia Promesso (as) ha pregato profusamente affinché l’umanità venisse salvata, nonostante fosse stato annunciato che la peste era un segno del suo avvento. Dovrebbe esser chiaro che il Messia Promesso (as) ha esplicitamente detto che dopo il suo avvento si sarebbero presentate innumerevoli calamità. Ma egli ha anche detto che alcuni fra i credenti sarebbero stati vittime di questi disastri, dovuti alle leggi della natura, e che avrebbero ottenuto lo stato di Shaheed (martiri) e sarebbero entrati in Paradiso.
Sua Santità (aba) ha detto che ciò che andrebbe notato durante questa pandemia è l’impatto che ha avuto sulle persone mondane. Ad oggi, le persone mondane sono diventate perplesse circa questa situazione, e infatti questo è ciò che succede in tali occasioni. Questo sentimento non è sentito solo fra il pubblico generale, ma anche fra quei potenti governi che credevano di essere come montagne ferme. I metodi e lo stile di vita che questi governi conoscevano sono stati completamente alterati. E questi tentativi di deviare l’attenzione delle masse possono diventare ancora più pericolosi.
Sua Santità (aba) ha espresso che ogni Ahmadi dovrebbe concentrarsi sul fatto che vi sono avvertimenti e anche liete novelle in queste cose per gli Ahmadi. L’avvertimento è che non sarà necessario il mero e semplice fatto di avere il titolo di essere un Ahmadi, bensì uno deve adottare la vera rettitudine. La lieta novella è che le debolezze che emergeranno negli Ahmadi saranno presto rettificate. Pertanto, gli Ahmadi saranno salvati quando torneranno a Dio e adempieranno al giuramento fatto al Messia Promesso (as). Dunque, mantenete l’incrementata attenzione stabilita in questi giorni nei confronti di Dio.
Sua Santità (aba) ha proliferato che quando tutto ciò sarà giunto ad una fine e ci si guarderà alle spalle in materia di adempimento dei diritti di Dio e dell’umanità, la Comunità Ahmadiyya sarà vista all’avanguardia. Così, in concomitanza alle preghiere, dobbiamo essere un modello d’esempio. Dobbiamo mostrare al mondo che è nell’osservanza dei diritti degli altri che uno può ottenere la misericordia di Dio. Senza di ciò, gli sforzi per stabilire la pace sarebbero futili, ne si potrebbe ottenere una fine prosperosa.
Sua Santità (aba) ha detto che con la grazia di Dio, in questi giorni, dove i membri della comunità hanno elevato la loro attenzione nei confronti di Dio, hanno anche incrementato il loro servizio nei confronti dell’umanità. Questo aiuta nel veder con nitidezza la luce della verità. C’è stato un rapporto del Canada dove alle 2 del mattino, una donna cercava aiuto disperatamente ed ha chiamato l’assistenza telefonica dei Khuddam (giovani Ahmadi), poiché suo figlio era malato e in brutte condizioni, e in urgente necessità di medicinali. Era estremamente preoccupata, ed in quello stato, da non credente, si è detta fra sé e sé che se avesse ricevuto aiuto quella notte, avrebbe iniziato a credere in Dio. Chiamò l’assistenza telefonica – all’inizio le fu detto che era tardi e che eventualmente avrebbe potuto ricevere le medicine alle prime ore del mattino. Tuttavia, quando riferì al giovane Ahmadi che ricevette la telefonata circa le condizioni del figlio, e nonostante il fatto che stesse dormendo prima della telefonata, questi lasciò immediatamente la sua abitazione nel mezzo della notte, e guidò 50 km per consegnarle le medicine. Così, tramite questi suoi sforzi, lei ha incominciato a credere nell’esistenza di Dio.
Sua Santità (aba) ha detto che non solo dovremmo continuare ad aumentare la nostra inclinazione nei confronti di Dio stabilita durante questo periodo e specialmente in Ramadan, ma che dobbiamo anche continuare l’elevata attenzione verso il servizio all’ umanità. Ramadan giungerà al termine in un giorno o due, ma i virtuosi cambiamenti che ha portato dovrebbero rimanere per sempre. I cambiamenti positivi portati dal lockdown, per quanto riguarda noi stessi e gli altri, dovrebbero perdurare in noi per il resto delle nostre vite. Abbiamo accettato il Messia dell’epoca (as). Perciò dobbiamo sempre tentare di implementare i suoi insegnamenti.
In relazione a ciò, Sua Santità (aba) ha presentato alcuni estratti dagli scritti del Messia Promesso (as); afferenti alle condizioni e al livello cui il Messia Promesso (as) sperava di vedere negli Ahmadi. Ad esempio, il Messia Promesso (as) ha detto che ogni Ahmadi dovrebbe sforzarsi nell’offrire il Tahajjud (preghiere volontarie prima dell’alba), offrire le cinque preghiere giornaliere, evitare qualsiasi cosa dispiaccia Dio, eliminare la rabbia, stabilire longanimità e adottare moralità eccellente. In essenza, ogni Ahmadi deve pregare, cercare il perdono, e donare in elemosina affinché Dio possa avere misericordia di lui.
Il Messia Promesso (as) ha inoltre scritto che bisogna anche stabilire fratellanza fra sé stessi ed abbandonare inimicizia e scherno. Stabilire una relazione con Dio ed entrare nelle pieghe della sua misericordia. Se un individuo si impegna nell’adempiere ai comandamenti di Dio allora sarà possibile rimuovere le difficoltà dal proprio cammino. Proprio come quando un contadino si prende cura solo di quegli alberi con crescita rigogliosa e fruttiferi, e non si cura invece di quegli alberi sterili e che non producono frutti. Quindi eliminate l’asprezza fra di voi e stabilite gentilezza e compassione.
Il Messia Promesso (as) ha detto che la compassione nei confronti degli altri è un grande atto di adorare Dio. Per quelli invece che sono stati benedetti dalla grazia di Dio, uno dei più grandi atti per esprimere gratitudine è quello di servire la Sua creazione.
Sua Santità (aba) ha letto un altro passaggio in cui il Messia Promesso (as) ha detto che la nostra comunità dovrebbe essere tale da non doversi mai limitare alle parole, ma che adempi alle vere condizioni del pegno di fedeltà. Se un cambiamento veritiero non emerge, allora non c’è alcuna differenza tra noi e le persone normali. Così come quando si va dal dottore per curare la propria malattia, uno dovrebbe cercare la rettitudine con la stessa urgenza.
Sua Santità (aba) ha detto che in questi giorni, specialmente con l’opposizione in corso contro gli Ahmadi in Pakistan, uno deve impegnarsi nell’ottenere la misericordia di Dio ancor più di prima. Il Messia Promesso (as) elaborò, che l’unica via per ottenere la rettitudine e gli elevati standard morali è seguendo la strada mostrata dal Santo Profeta (sa). Vediamo che in questi giorni, i così detti ‘musulmani’ hanno distorto gli insegnamenti del Santo Profeta (sa) e deviato le masse, ciò nonostante si definiscono musulmani e categorizzano gli Ahmadi come non-musulmani. Il Messia Promesso (as) ha detto di non abbandonare mai il cammino del Santo Profeta (sa). Vi sono alcuni che hanno adottato tutte le forme di innovazioni nocive nella fede. Tuttavia, il Santo Profeta (sa) rimane egli stesso l’esempio eccellente. Quindi, non cercate di abbandonare il suo cammino in alcun modo. Lo scopo di Dio era quello di stabilire una comunità, proprio come la comunità del Santo Profeta (sa).
Sua Santità (aba) ha affermato che accettando il Messia Promesso (as) siamo entrati fra le schiere dei veri seguaci del Santo Profeta (sa), e quindi dovremmo impegnarci nell’adempiere a questo compito. Dobbiamo stabilire vero fervore nelle nostre preghiere ed impegnarci nel seguire l’esempio del Santo Profeta (sa).
Sua Santità (aba) ha esortato la comunità a pregare per coloro che sono stati imprigionati nel nome dell’Ahmadiyya. Recentemente, una donna Ahmadi è stata incarcerata con la legge di blasfemia creata dal Pakistan contro gli Ahmadi. Per lei e per gli altri, possa Allah fornire i mezzi per il suo miracoloso rilascio.
Sua Santità (aba) ha pregato affinché possiamo riconoscere il vero scopo dell’avvento del Messia Promesso (as), implementando gli insegnamenti dell’Islam, e che ci possa essere pace nelle case. Sua Santità (aba) ha detto di pregare per tutti i devoti a vita, affinché possano ottemperare al pegno della loro devozione. Pregate per i Waqfe-Nau, pregate per i martiri e le loro famiglie, pregate per quegli Ahmadi che subiscono qualsiasi forma di difficoltà, pregate affinché tutti gli Ahmadi vengano salvati dagli effetti malefici di questa corrente pandemia, pregate per i lavoratori di MTA. Pregate per il popolo musulmano, affinché venga stabilita la pace.
Infine, Sua Santità (aba) ha recitato alcune preghiere e ha chiesto alla comunità di seguirlo in recitazione.
Alcune delle preghiere sono qui sottoelencate:
اللَّهُمَّ إِنَّا نَجْعَلُكَ فِي نُحُورِهِمْ وَنَعُوذُ بِكَ مِنْ شُرُورِهِمْ
‘Oh Allah, ti rendiamo nostro scudo e cerchiamo rifugio in te dal loro male.’ [Sunan Abi Dawud, Hadith n. 1537]
لاَ إِلَهَ إِلاَّ اللَّهُ الْعَظِيمُ الْحَلِيمُ لاَ إِلَهَ إِلاَّ اللَّهُ رَبُّ الْعَرْشِ الْعَظِيمِ لاَ إِلَهَ إِلاَّ اللَّهُ رَبُّ السَّمَوَاتِ وَرَبُّ الأَرْضِ وَرَبُّ الْعَرْشِ الْكَرِيمِ
‘Non c’è altro dio all’infuori di Allah, il Grande, il Predecessore, non c’è altro dio che Allah, il Signore del Grande Trono. Non c’è altro dio che Allah, il Signore dei Cieli e della terra, il Signore del Magnifico Trono.’ [Sahih Muslim, Hadith n. 2730]
يَا مُقَلِّبَ الْقُلُوبِ ثَبِّتْ قَلْبِي عَلَى دِينِكَ
‘O possessore dei cuori! Rafforza il mio cuore sulla tua religione.’ [Sunan Tirmidhi, vol. 4, Libro 6, Hadith 2140]
اللَّهُمَّ إِنِّي أَسْأَلُكَ الْهُدَى وَالتُّقَى وَالْعَفَافَ وَالْغِنَى
‘O Allah. Cerco da te la vera guida, la giustizia, la castità e l’autosufficienza.’ [Sahih Muslim, Hadith n. 2721]
اَللَّهُمَّ إِنِّي أَعُوذُ بِكَ مِنْ زَوَالِ نِعْمَتِكَ, وَتَحَوُّلِ عَافِيَتِكَ, وَفَجْأَةِ نِقْمَتِكَ, وَجَمِيعِ سَخَطِكَ
‘O Allah! Cerco rifugio in te dall’essere privato del tuo favore, dal declino della buona salute che hai concesso, dalla tua rapida punizione e da tutte quelle azioni che possono incorrere nel tuo dispiacere.’ [Sahih Muslim Libro 16, hadith 1601]
رَبَّنَا ظَلَمۡنَاۤ اَنۡفُسَنَا ٜ وَ اِنۡ لَّمۡ تَغۡفِرۡ لَنَا وَ تَرۡحَمۡنَا لَنَکُوۡنَنَّ مِنَ الۡخٰسِرِیۡنَ
‘Nostro Signore, abbiamo fatto torto a noi stessi; e se Tu non ci perdoni e non avrai misericordia di noi, saremo sicuramente fra i perduti.’ [Sacro Corano, 7:24]
رَبَّنَا لَا تُزِغۡ قُلُوۡبَنَا بَعۡدَ اِذۡ ہَدَیۡتَنَا وَ ہَبۡ لَنَا مِنۡ لَّدُنۡکَ رَحۡمَۃً ۚ اِنَّکَ اَنۡتَ الۡوَہَّابُ
‘Signore nostro, non permettere che i nostri cuori si pervertano, dopo che Tu ci hai guidati; ed elargisci a noi la Tua misericordia. Certamente, Tu solo Sei il Dispensatore e sommamente benevolo.’ [Sacro Corano, 3:9]
رَبَّنَاۤ اٰتِنَا فِی الدُّنۡیَا حَسَنَۃً وَّ فِی الۡاٰخِرَۃِ حَسَنَۃً وَّ قِنَا عَذَابَ النَّارِ
‘Signore nostro, concedici il bene in questo mondo e anche il bene nel mondo a venire e proteggici dal tormento del Fuoco.’ [Sacro Corano, 2:202]
La seguente è una preghiera del Messia Promesso (as):
‘O Signore dei Mondi! Non rende abbastanza giustizia l’espressione della mia gratitudine per i tuoi favori. Tu sei il Più Misericordioso e Benevolo. Hai fatto discendere innumerevoli favori su di me. Perdona i miei peccati, oppure perirò. Instilla l’amore pure nel mio cuore per Te, affinché possa avere garantita la vita e la copertura delle mie carenze; concedimi di elargire quelle buone azioni per cui Tu possa compiacerti. Supplico il Tuo Sacro Viso e cerco rifugio in Te dall’incorrere nel Tuo dispiacere. Abbi misericordia di me, abbi misericordia di me, abbi misericordia di me. Salvami dalle calamità di questo mondo e dell’Aldilà, poiché tutte le grazie e le benedizioni sono nelle Tue mani.’
‘O Allah! Fa discendere la tua misericordia su Muhammad e la famiglia di Muhammad, come hai disceso le Tue benedizioni su Abramo e sulla famiglia di Abramo, poiché tu sei il più degno di Lode, il più Glorioso.’
Sua Santità (aba) ha anche fornito la data dell’Eid nel Regno Unito, dicendo che alcuni hanno scritto che l’Eid non cade nel 24 di maggio, siccome la luna crescente non sarebbe stata avvistata nella notte del 23. Tuttavia, Sua Santità (aba) ha riferito di aver organizzato un comitato per l’osservanza di questa materia e di aver riportato che ci sono alcune aree in cui la luna può essere vista la notte del 23 nel Regno Unito, e che se in un paese la luna può essere vista in un’area in particolare allora tutto il paese può avere l’Eid in quel giorno. Quindi, l’Eid verrà offerto il 24 di maggio.
Nota: Il riassunto non vuole sostituire il messaggio di Hazrat Khalifatul Masih V (aba). Ne considera i punti più salienti. Consigliamo dunque di prendervi il tempo necessario per ascoltare il messaggio del venerdì per beneficiare pienamente della guida illuminata di Hazoor Anwar (aba).
Alislam.it si assume la piena responsabilità per eventuali errori o problemi di comunicazione e la qualità della traduzione italiana di questa sinossi del messaggio del venerdì. La versione originale in inglese è disponibile su: https://www.alislam.org/friday-sermon/2020-05-22.html