Traduzione dell’Estratto del Sermone del venerdì da Hazrat Khalifatul Masih V (Che Allah lo abbia in gloria e lo benedica) del 29 aprile 2022

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La Guida del Messia Promesso (as) per mantenere lo spirito del Ramadan

Dopo aver recitato il Tashahhud, Ta’awwuz e Surah al-Fatihah, Sua Santità (aba), Hazrat Mirza Masroor Ahmad (aba) ha detto che il Ramadan è giunto e i credenti hanno fatto del loro meglio per riceverne le benedizioni. Ora, in due o tre giorni, giungerà al suo termine.

La fine del Ramadan non implica la fine delle nostre responsabilità

Sua Santità (aba) ha detto che un vero credente tiene sempre a mente che non ci solleviamo dalle nostre responsabilità con la fine del Ramadan. Infatti, l’arrivo del Ramadan serve per volgere la nostra attenzione verso l’adempimento dei nostri compiti e il livello per cui andrebbero compiuti. Sebbene il mese del digiuno di Ramadan stiano finendo, questo è solo l’esordio nell’elevare le nostre responsabilità.

Sua Santità (aba) ha detto che se rimaniamo incoscienti sul come continuare a adempiere ai nostri doveri e alle nostre responsabilità dopo il Ramadan, allora vuol dire che non abbiamo realmente vissuto Ramadan nella maniera insegnataci dal Santo Profeta (sa). Si narra che il Santo Profeta (sa) una volta disse che due venerdì o due Ramadan diventano un mezzo per espiare i peccati portati in quel periodo, al punto tale che una persona si astiene dal commettere tali peccati gravi. Andrebbe ricordato che non cercare di pentirsi per le proprie colpe e per i propri peccati è esse stesso un grave peccato; quindi, cercare il perdono è di assoluta importanza. Se non spendiamo il resto dell’anno in questo modo allora non avremo beneficiato del Ramadan nel suo vero senso.

Offrire le preghiere non si limita a qualsiasi mese

Sua Santità (aba) ha detto che siamo fortunati poiché il Messia Promesso (as) ha elucidato alcune materie, e ci ha insegnato come adempiere i diritti di Dio e della Sua creazione. Essenzialmente, ci ha dato una guida per come condurre le nostre vite, e se seguiamo questa guida, allora potremo costruire la strada per incrementare la nostra virtù e rettitudine; la via che ci guida da un Ramadan all’altro. Sua Santità (aba) ha riferito che durante il mese di Ramadan, la nostra attenzione verso l’offerta delle preghiere obbligatorie è aumentata. Tuttavia, offrire le preghiere obbligatorie non si limita solo al mese di Ramadan.

Sua Santità (aba) ha citato il Messia Promesso (as) il quale ha detto che abbandonare le preghiere è paragonabile alla miscredenza e l’associazione di partner a Dio. Il Santo Profeta (sa) ci ha detto che nel Giorno del Giudizio, la prima domanda che verrà posta alla gente sarà sulla condizione delle loro preghiere. Quindi, tale è l’importanza delle preghiere, qualcosa che non è meramente confinato al mese di Ramadan.

Ottenere il piacere attraverso le preghiere

Sua Santità (aba) ha detto che il Messia Promesso (as) ha esposto il modo per poter beneficiare veramente delle preghiere: quel tipo di preghiere che aumenta l’amore per Dio. Dovremmo impegnarci costantemente nell’ottenere i benefici e il piacere nella preghiera. Non dovremmo limitarci ad inchinarci sui nostri tappeti solo quando ci colpisce una disgrazia o una difficoltà, o andare in moschea solo per un determinato periodo di tempo. Tale preghiera non produce alcun beneficio, ne può esser pregare solo durante il mese di Ramadan.

Sua Santità (aba) ha citato il Messia Promesso (as) il quale ha detto che alcune persone considerano la preghiera come una tassa dovuta ad un re; la considerano qualcosa che sono obbligati a fare. Tuttavia, la realtà è che questa preghiera non produce alcun beneficio. La preghiera è infatti un atto di amore; quando una persona sviluppa l’amore per Dio e la Sua adorazione, allora può veramente beneficiarne e trovare piacere nella preghiera. Ciò nonostante, la ragione per cui le persone non sono in grado di stabilire è perché la preghiera è diventata un mero rituale privo di ogni vera emozione. Offrirla in questo modo non porta ad alcun tipo di piacere nella preghiera. La realtà è che Dio ha conferito negli esseri umani le facoltà di trovare piacere nelle cose, inclusa la preghiera. Quindi, la preghiera non è una tassa, piuttosto è qualcosa in cui uno può trovare grande piacere, più che in ogni altra cosa. Sfortunato è colui che non trova piacere nelle preghiere, e come può uno trovare piacere nelle preghiere se non possiede piena riconoscenza in Dio e le sue facoltà spirituali sono decedute come risultato del loro materialismo.

Perché le persone pregano senza concentrazione

Sua Santità (aba) ha detto che il Messia Promesso (as) ha affermato che la ragione per cui le persone offrono le preghiere con una mancanza di concentrazione è perché non son consapevoli delle benedizioni e del piacere della preghiera. Piuttosto, dopo aver udito la chiamata alla preghiera, vi sono alcuni che a malincuore si recano in moschea ad offrire le preghiere solo per il piacere di mettersi in mostra agli altri. Questo è perché non hanno mai avuto una minima visione o un assaggio del piacere che si trova nelle preghiere. Coloro che trovano più piacere e conforto nel dormire quando è il momento di pregare è perché non sono consapevoli del vero piacere e conforto che si trova nelle preghiere. Quindi, dovremmo pregare anche per sperimentare questo piacere.

Sua Santità (aba) ha presentato un esempio fornito dal Messia Promesso (as) di un ubriacone. Il Messia Promesso (as) ha detto che un ubriacone trova piacere nell’intossicarsi e così continua a bere finché non raggiunge il proprio piacere. Vi è una sorta di intossicazione spirituale e di piacere anche nella preghiera, ma uno deve continuare a pregare affinché possa raggiungere quel piacere.

L’importanza della supplica nelle preghiere

Sua Santità (aba) ha detto che la vera essenza dell’adorazione è la preghiera. Il Messia Promesso (as) ha detto che dobbiamo offrire le preghiere nel modo in cui il Santo Profeta (sa) le offrì, ovvero di pregare nella propria lingua dopo aver recitato le recitazioni e le preghiere prescritte. In questi giorni, le persone hanno rovinato la preghiera, dove offrono le loro preghiere in fretta, e poi rimangono seduti in seguito alzando le loro mani in supplicazione. Tuttavia, la vera essenza della Salat è la preghiera.  Che beneficio può esserci nel rimanere in piedi dinanzi ad un re senza proliferare parola alcuna, e poi comunicargli i nostri bisogni quando questi se n’è andato. Pertanto, le nostre preghiere e le nostre suppliche andrebbero compiute durante la Salat.

Non offrire le preghiere in fretta

Sua Santità (aba) ha detto che la maniera in cui il Santo Profeta (sa) ci ha insegnato a pregare è la seguente. Una volta, il Santo Profeta (sa) insegnò ad una persona come pregare nella maniera corretta; il Santo Profeta (sa) ha detto che uno dovrebbe glorificare Dio all’inizio della preghiera, poi recitare la Surah al-Fatiha e poi un’altra porzione del Sacro Corano, poi uno dovrebbe inchinarsi completamente per un appropriato numero di volte, e non essere di fretta. Poi uno dovrebbe alzarsi, e prostrarsi in una maniera soddisfacente, sedersi di nuovo, non in fretta, e poi prostrarsi di nuovo completamente. Quindi, il Santo Profeta (sa) ha insegnato che la preghiera andrebbe offerta con estrema cura e attenzione, non di fretta.

Gioire da un Ramadan all’altro attraverso il Sacro Corano

Sua Santità (aba) ha detto che un altro modo per gioire fra un Ramadan e l’altro è quello di concentrarsi nella recitazione del Sacro Corano. Il Messia Promesso (as) ha detto che la parola “Corano” porta in sé molte profezie per cui questo libro è meritevole di essere letto, e per cui vi sarà un tempo dove diverrà di estrema importanza rimanere saldi nella lettura di questo Libro. Infatti, questo periodo sarà il momento in cui tutti i libri verranno abbandonati, e l’unico Libro da recitare e su cui ponderare sarà il Sacro Corano, affinché possa essere eliminato il male dal mondo. Per questo, il Messia Promesso (as) ha detto che questo Comunità dovrebbe diventare pienamente devota al Sacro Corano ed al suo studio, perché è in esso che giace la vittoria e nessun tipo di oscurità può spegnerne la luce.

Mantenere la fede in ogni circostanza

Sua Santità (aba) ha detto che affinché si possa progredire nelle proprie virtù, il Messia Promesso (aba) ha consigliato di mantenere la fede dinanzi a qualsiasi circostanza. Ci sono quelli che accettano l’Islam ma poi diventano completamente immersi nel lavoro e nei loro affari. Questo non significa che uno non deve lavorare; i Compagni anch’essi conducevano le proprie attività con enorme successo, tuttavia, lo fecero pur mantenendo la loro fede. Dunque, non dovremmo immergerci completamente solo nel lavoro mondano. Ci sono anche quelle persone che sono costantemente ansiose sulla propria fede, che è sinonimo del miglior tipo di lavoro, come viene pronunciato nel Sacro Corano

“O voi che credete! Volete che vi segnali un affare che vi salverà da un castigo doloroso?” [61:11]

Quindi, il miglior tipo di lavoro è il lavoro per la fede, che dovrebbe avere precedenza su ogni altra cosa. Ovviamente, uno può anche pregare per il proprio successo mondano, ma in una maniera che si pone al di sopra della fede, non permettendo a Satana di superarla.

Sua Santità (aba) ha aggiunto che affinché uno possa mantenere lo spirito del Ramadan per tutto l’anno, il Messia Promesso (as) ha detto che le persone devono continuare ad essere gentili e tolleranti verso gli altri. Ci sono coloro che trovano debolezze negli altri e come risultato di ciò li guardano dalla testa ai piedi con disprezzo. Tuttavia, in realtà, dovrebbero pregare per queste persone, essere gentili con loro e aiutarli, anziché sviluppare disprezzo nei loro confronti. Piuttosto, dovrebbero coprire i loro difetti e cercare di sostenerli. Una vera comunità è tale solo quando le persone sono gentili fra di loro e coprono i difetti altrui. La gentilezza in una comunità dovrebbe essere maggiore dell’amore fra i fratelli di sangue. Il meraviglioso cameratismo fraterno che si è generato fra i compagni grazie al Santo Profeta (sa) non sarebbe stato possibile nemmeno se fossero state spese montagne di ricchezza. Questo è lo stesso cameratismo che il Messia Promesso (as) ha desiderato si stabilisse in questa Comunità.

Sua Santità (aba) ha poi citato il Messia Promesso (as) in quale ha detto che nella nostra Comunità, non abbiamo bisogno di persone che hanno la forza di spostare le montagne, perché non è questa la vera forza. La vera forza si trova nell’abilità di sviluppare il proprio stato morale. Uno deve avere il potere di controllare la propria rabbia e inimicizia. Il Messia Promesso (aba) ha detto che egli non desidera per nessuno della sua comunità di disprezzare qualcuno e considerare sé stesso migliore o superiore di altri. Sua Santità (aba) ha detto che i portatori d’ufficio specialmente dovrebbero essere cauti e di parlare con tutti in un modo gentile e con buone maniere. Quindi, nessuno dovrebbe essere percepito come inferiore rispetto a qualcun altro. Dio Onnipotente dice:

“In verità, il più rispettabile tra di voi, agli occhi di Allah, è colui che è il più giusto tra di voi. Per certo, Allah è l’Onnisciente, Consapevole di tutto.” [49:15]

Rimanere uniti esibendo amore per Dio Onnipotente

Sua Santità (aba) ha detto che, dunque, un modo per mantenere la spiritualità di Ramadan è di essere gentili verso gli altri ed eliminare qualsiasi inimicizia. Il Messia Promesso (as) ci ha insegnato che dobbiamo rimanere uniti e questa è una delle ragioni per cui ci prosterniamo insieme in preghiera. Sua Santità (aba) ha commentato su questo argomento dicendo che è solo in luce alle circostanze prevalenti nel mondo che siamo stati costretti ad avere degli spacchi fra una preghiera e l’altra. Tuttavia, mentre il mondo torna alla normalità, con essa anche la maniera in cui compiamo la preghiera, poiché il modo normale di pregare in congregazione è quello di stare in piedi, spalla contro spalla. 

Sua Santità (aba) ha citato il Messia Promesso (as) il quale ha detto che per stabilire l’Unità di Dio sulla terra, dobbiamo comprenderla, e per comprenderla dobbiamo mostrare questo e anche il nostro amore per Lui. Dire semplicemente che una cosa è dolce non la rende dolce, anzi va resa dolce praticamente. Pertanto, le parole devono essere accompagnate dai fatti. Quindi, non solo le nostre parole, ma anche le nostre azioni dovrebbero mostrare il nostro amore per Dio e la sua unità. Proprio come Abramo (as), uno dovrebbe essere pronto a offrire qualsiasi sacrificio e rimanere risoluto indipendentemente dalle calamità e dalle difficoltà che si verificano e rimanere fedele alla sua devozione per Dio.

Sua Santità (aba) ha detto che dovremmo sforzarci ogni giorno di avvicinarci a Dio, pregando, recitando il Santo Corano, adempiendo i reciproci diritti e lottando per l’instaurazione dell’Unità di Dio. In effetti, l’obiettivo effettivo è l’instaurazione dell’Unità di Dio, che era l’obiettivo finale dell’avvento del Messia Promesso. Se non comprendiamo questo, allora la nostra promessa di fedeltà non ci apporta alcun beneficio. Non si può avere successo nella vita finché non si raggiunge l’amore di Dio, e non si può raggiungere l’amore di Dio finché non si seguono gli insegnamenti e le pratiche stabilite dal Santo Profeta (sa).

Sua Santità (aba) ha detto che dobbiamo realizzare una pura riforma dentro di noi. Dobbiamo mantenere le lezioni che abbiamo imparato durante il Ramadan e progredirle durante tutto l’anno. Se continuiamo secondo le linee guida presentate dal Messia Promesso (as), allora saremo coloro che adempiono allo scopo della nostra promessa di fedeltà a lui.

Appello per le preghiere

Sua Santità (aba) ha esortato tutti a pregare per il mondo. Possano i paesi che producono inimicizia tra loro vedere ragione e cessare nei loro modi mentre il mondo si dirige verso la distruzione. Possono farlo solo quando riconoscono il loro Creatore.

Sua Santità (aba) ha esortato tutti a pregare per i prigionieri Ahmadi in tutto il mondo, in Pakistan, Afghanistan, Algeria e in altri luoghi. Possa Allah migliorare le loro condizioni.

Preghiere Funebri

Sua Santità (aba) ha poi annunciato che avrebbe condotto le preghiere funebri del seguente membro deceduto:

Abdul Baqi Arshad

Abdul Baqi Arshad che era stato presidente di Al-Shirkatul Islamiyyah, Regno Unito. È deceduto il 27 aprile. Era il pronipote di Hazrat Mian Charagh Din (ra) un compagno del Messia Promesso. Ha vissuto per qualche tempo in Arabia Saudita dove ha potuto servire gli Shmadi che viaggiavano per Umrah e Hajj. Fu anche imprigionato in Arabia Saudita a causa della sua fede. Gli fu offerta la libertà a patto che avesse rinunciato alla sua fede, ma si rifiutò di farlo. Ha servito la Comunità nel Regno Unito a vario titolo, incluso quello di Segretario per le proprietà e di vicepresidente nazionale (Amir). Gli sopravvivono due figli e due figlie. Era molto altruista ed era un leader che lavorava con grande umiltà. Sua Santità (aba) ha detto che ha lavorato in modo eccellente fino ai suoi ultimi giorni. Era completamente obbediente al Khilafat e obbedì a qualsiasi istruzione ricevuta dal Califfo. Sua Santità (aba) ha pregato affinché Allah conceda la sua misericordia e perdono e mantenga la sua progenie devota alla Comunità.

Nota: Il riassunto non vuole sostituire il messaggio di Hazrat Khalifatul Masih V (aba). Ne considera i punti più salienti. Consigliamo dunque di prendervi il tempo necessario per ascoltare il messaggio del venerdì per beneficiare pienamente della guida illuminata di Hazoor Anwar (aba).

Alislam.it si assume la piena responsabilità per eventuali errori o problemi di comunicazione e la qualità della traduzione italiana di questa sinossi del messaggio del venerdì. La versione originale in inglese è disponibile su: https://www.alislam.org/friday-sermon/2022-04-29.html