Ramadan – Comprendere la Filosofia dell’Accettazione delle Preghiere
Traduzione dell’Estratto del Sermone del venerdì da Hazrat Khalifatul Masih V (Che Allah lo abbia in gloria e lo benedica) del 16 Aprile 2021.
Dopo aver recitato il Tashahhud, Ta’awwuz e la Surah Al-Fatihah, Sua Santità, Hazrat Mirza Masroor Ahmad (aba) ha enunciato i seguenti versetti del Sacro Corano:
“O gente di fede! Il digiuno vi è prescritto come è stato prescritto a quelli che vennero prima di voi, sì che possiate diventare i timorati. Il digiuno prescritto è per un numero di giorni ben stabilito, ma chi fra voi fosse ammalato o in viaggio digiunerà per un egual numero di altri giorni; e per coloro che possono digiunare soltanto a costo di gravi difficoltà, potranno espiare nutrendo un povero. E chiunque faccia un’opera buona con obbedienza spontanea, tanto meglio per lui. E digiunare vi fa bene, se solo lo sapeste. Ramadan è il mese in cui il Qur’an venne rivelato come guida per l’umanità, con prove chiare di guida e il Discernimento. Perciò chiunque di voi si trovi a casa in questo mese, vi osservi il digiuno. Ma chi è temporaneamente ammalato o in viaggio, digiunerà per un egual numero in altri giorni. Allah desidera facilitarvi ed Egli non desidera privazioni per voi, ma solo che completiate tale numero di giorni e che esaltiate Allah per avervi guidato, e che Gliene siate grati.” [2:184 – 187]
Ottenere la Giustizia Timorata di Dio
Sua Santità (aba) ha pronunciato, che con la grazia di Allah, siamo ancora una volta benedetti con l’esperienza del mese di Ramadan. Tuttavia, non si tratta semplicemente di attraversare il mese di Ramadan, né di mangiare al momento della rottura del digiuno o di iniziare il digiuno adempiendo al compito di digiunare. Piuttosto, Dio Onnipotente dice che dobbiamo ottenere la giustizia timorata.
Sua Santità (aba) ha spiegato che nei versetti che ha recitato, Dio ha spiegato che il digiuno è un obbligo. Allo stesso tempo, Dio ha dichiarato che coloro che sono malati o in viaggio sono esenti dal digiuno e possono recuperarlo in un secondo momento. E coloro che non possono digiunare, dovrebbero pagare la fidyah. Anche se uno è in grado di completare il digiuno in un secondo momento, è sempre una buona praticare pagare la fidyah.
Condizioni per l’Accettazione delle Preghiere
Sua Santità (aba) ha detto che Dio ha anche assicurato che Ode le preghiere dei supplicanti. Tuttavia, se si desidera che Dio ci ascolti, dobbiamo anche noi ascoltare Dio e seguire i suoi comandamenti.
Sua Santità (aba) ha poi annunciato che avrebbe presentato alcuni estratti dagli scritti del Messia Promesso (as) riguardanti la filosofia dell’accettazione delle preghiere e le condizioni ad essa associate. Molti di noi pregano solo sulla superficie, credendo poi che Dio deve ascoltare e adempiere alle nostre preghiere, per poi diventare tristi quando le preghiere non vengono accettate. Quello che dobbiamo realizzare è che prima di tutto dobbiamo rafforzare la nostra fede e relazione con Dio, e analizzare noi stessi per vedere se stiamo o meno agendo secondo i Suoi comandamenti. Dobbiamo accorgerci se siamo saldi, o se cediamo alla prima prova o difficoltà.
Sua Santità (aba) ha presentato una citazione del Messia Promesso (as) in cui ha affermato che la preghiera non si limita al semplice pronunciare delle parole, piuttosto serve a riempire il cuore del timore di Dio. È solo quando l’anima del supplicante fluisce come l’acqua nella soglia del Divino e uno cerca di rafforzarsi per combattere le proprie debolezze. È come raggiungere la morte interiore. È solo allora che le porte dell’accettazione si aprono.
Quando Sapere se le Preghiere vengono Accettate
Sua Santità (aba) ha riferito che molti gli chiedono come facciamo a sapere se siamo stati perdonati da Dio e le nostre preghiere sono state accettate. Qui, il Messia Promesso (as) ha affermato che quando un individuo supplica con sincerità ed è scosso dal desiderio di stabilire una relazione permanente con Dio, allora può essere certo di questa richiesta. Sua Santità (aba) ha esortato ad impegnarci nel raggiungere questo stato specialmente durante il mese di Ramadan.
Sua Santità (aba) ha continuato citando il Messia Promesso (as), in cui dice che una vera connessione viene stabilita quando le due parti sono rivolte l’una verso l’altra. In altre parole, quando la misericordia di Dio conduce l’uomo verso di Lui, e quando la sincerità e veridicità dell’uomo porta Dio ad avvicinarsi ad esso, allora una vera connessione viene stabilita. Quando questa connessione viene stabilita, allora Dio manifesta i mezzi per l’accettazione e l’adempimento della preghiera.
Sua Santità (aba) ha citato il Messia Promesso (as) che ha detto che Dio Onnipotente ha dichiarato e promesso che coloro che si impegnano nella Sua via otterranno la Sua vicinanza. Dio ci ha anche insegnato la preghiera ‘Guidaci sul cammino giusto’. Questo significa che dobbiamo impegnarci con grande sforzo e pregare con fervore avendo questo a mente. Inoltre, è stato dichiarato anche che chi è cieco in questo mondo sarà cieco anche nell’aldilà. Questo può includere anche coloro che hanno accettato ciecamente la propria fede solo perché sono nati all’interno di essa. Questo tipo di persone non posseggono ‘la vista spirituale’, né posseggono amore per la fede. Pertanto, dobbiamo allenare la nostra ‘vista spirituale’ per il nostro tempo in questo mondo affinché possiamo averla anche nel prossimo.
Diventare Veri Servitori di Dio
Sua Santità (aba) ha detto che durante questi giorni, dobbiamo recitare specialmente la preghiera ‘Guidaci sul cammino giusto’ affinché possiamo diventare servitori sinceri di Dio e servire veramente la sua creazione, anziché diventare come quegli estremisti che causano danno agli altri nel nome di Dio e del Suo Messaggero (sa). Sua Santità (aba) ha così pregato affinché Dio possa salvarci dal male di questo tipo di persone.
Sua Santità (aba) ha poi espresso il fatto che alcune persone credono di essersi immerse così tanto nel peccato da non poter più essere perdonati. Per via di questo pensiero, continuano a commettere peccati e cattive azioni, quando questo è un semplice pensiero maligno che Satana ha indotto nella loro mente. Sua Santità (aba), ha citato il Messia Promesso (as), in cui ha detto che uno non dovrebbe mai pensare di aver commesso troppe cattive azioni al punto di non poter essere perdonato. Infatti, la cura per non commettere peccati è la preghiera, e questa è l’unico modo per eradicare Satana. Altrimenti, uno continua con questo pensiero ed eventualmente finisce con l’avvicinarsi all’ateismo. Perciò, nonostante tutto, uno dovrebbe rivolgersi alla preghiera, e Ramadan e l’opportunità perfetta per concentrarsi in questo.
Non Scoraggiatevi Quando Pregate
Sua Santità (aba) ha continuato citando il Messia Promesso (as) che ha detto che non ci si dovrebbe scoraggiare se si sente che la propria preghiera non è stata esaudita esattamente come avevamo desiderato. Dio ascolta le nostre preghiere, ma non è vincolato dal nostro desiderio e non ha bisogno di esaudire le nostre preghiere esattamente come desideriamo, perché Lui sa meglio. Questo può essere paragonato a un bambino che chiede a sua madre qualcosa che è dannoso per lui. Non c’è dubbio che la madre ami suo figlio, ma non concederebbe mai al bambino ciò che ha chiesto se questo è dannoso. La filosofia dell’accettazione della preghiera è simile. Dio sa cosa è meglio.
Sua Santità (aba) ha detto che molte persone gli scrivono dicendo che hanno pregato e persino offerto sacrifici economici, ma la loro preghiera non è stata accettata. Sua Santità (aba) ha detto che si dovrebbe prima vedere se avevano stabilito una vera connessione con Dio. Se lo facessero, dovrebbero accettare che qualunque cosa sia accaduta è andata per il meglio. Sua Santità (aba) ha detto che alcune persone pregano Dio dicendo che anche se la materia per cui stanno pregando non è buona, lascia che sia comunque accettata; per esempio, in materia di accoppiamenti matrimoniali. Tuttavia, quando viene fatta quella corrispondenza, dopo un po’ i due si separano. Pertanto, Sua Santità (aba) ha detto che non dovremmo pregare in questo modo, perché Dio sa meglio. A volte, la preghiera che non viene accettata esattamente come è stata richiesta è essa stessa una forma di accettazione della preghiera.
Sua Santità (aba) ha detto che riguardo alle condizioni per l’accettazione della preghiera, il Messia Promesso (as) ha affermato che chi chiede a un altro di pregare per loro, essi stessi dovrebbero prima assicurarsi di stabilire sempre il timore di Dio dentro di sé e adottare giustizia. È solo allora che si apre la porta dell’accettazione. Se ciò non viene fatto, la porta viene chiusa non solo per loro, ma anche per coloro a cui hanno chiesto di pregare.
Sua Santità (aba) ha detto che inoltre, per far accettare le preghiere, bisogna fare buone azioni. A questo proposito, il Messia Promesso (as) ha detto che si dovrebbero esaurire tutti gli sforzi per fare buone opere e riformare sé stessi.
Sua Santità (aba) ha detto che è dunque necessario creare i mezzi, per i quali dovremmo pregare. Questo è ciò che ci è stato insegnato nella preghiera “Te solo adoriamo e a Te solo chiediamo aiuto”. Non può essere che si prega e la propria sete viene automaticamente dissetata, anzi l’acqua viene mandata giù come mezzo per placare questa sete. Dio ha creato la necessità di questi mezzi affinché si sappia che tutto è stato creato con uno scopo.
Sua Santità (aba) ha inoltre citato il Messia Promesso (as) che ha detto che si deve adottare la rettitudine, poiché la rettitudine è l’essenza della legge divina. Dio Onnipotente ha promesso di accettare le preghiere di coloro che sono giusti. Pertanto, uno deve adottare e inculcare la rettitudine per godere dell’accettazione della preghiera.
Due Aspetti della Misericordia di Dio Onnipotente
Sua Santità (aba) citando il Messia Promesso (as) ha detto che ci sono due tipo di misericordia e grazia di Dio: Rahmaniyyat [gentilezza – la grazia generale] e Rahimiyyat [misericordia – la grazia speciale]. Nella Rahmaniyyat, Dio ha creato tutto ciò che necessario per sostenere la vita prima ancora della sua creazione, e cose di cui beneficiano per la maggior parte gli umani. Perciò, questa prima include tutte le cose che furono create prima della creazione, prima ancora che qualcuno potesse pregare per esse. Poi c’è la Rahmiyyat, dove, quando uno prega, Dio accetta la preghiera. Questo tipo di grazie è inerente in gran parte alle preghiere. È la qualità degli umani nel chiedere aiuto a Dio e la qualità di Dio nell’accettare le loro preghiere. Dio ci ha fornito i mezzi sotto la Rahmaniyyat come il cuore, la bocca, gli occhi, le orecchie, ecc., affinché potessimo usare in maniera appropriata per chiedere aiuto a Dio ed essere ascoltati sotto la sua speciale grazie di Rahimiyyat. Pertanto, dobbiamo usare ciò che ci è stato dato sotto la Rahmaniyyat nella maniera migliore possibile e usufruire di queste benedizioni per ottenere la grazia speciale di Dio attraverso il Suo attributo di Rahimiyyat.
Quindi, ci è stata insegnata la preghiera ‘Guidaci sulla retta via’ e prima ci è stato insegnato ‘Te solo adoriamo e Te soltanto imploriamo per aiuto.’ Questo significa che per procedere sulla retta via avremo bisogno di usare le capacità e le facoltà che Dio ci ha concesso invece di lasciarle andare sprecate. Allora possiamo sperare di incamminarci sulla retta via.
L’importanza della Preghiera e della Supplica
Sua Santità (aba) ha detto che per quanto riguarda l’importanza della preghiera e della supplica, il Messia Promesso (as) che così come quando un bambino piange e sua madre corre verso di lui per dargli il latte, tale è la maniera con cui Dio ascolta la supplica di colui che piange alla sua soglia. Dio Onnipotente vuole che non rechiamo alla Sua soglia, tutto ciò che Egli richiede da noi è di stabilire le qualità necessarie per l’accettazione delle nostre preghiere.
Sua Santità (aba) ha detto che questi erano solo alcuni degli estratti che ha presentato presi da un tesoro di conoscenza. Se implementiamo queste nozioni, allora possiamo portare un cambiamento rivoluzionario nelle nostre vite e stabilire una relazione forte con Dio. Questo Ramadan, dovremmo impegnarci nell’ottenere la vicinanza di Allah, di agire secondo i Suoi comandamenti, di rafforzare la nostra fede, di comprendere la filosofia delle preghiere, di riformare noi stessi, e di essere inclusi fra coloro le cui preghiere vengono accettate da Dio. Questo Ramadan dovrebbe portare un grande cambiamento nella nostra relazione con Dio.
Il Beneficio nel Pregare per gli Altri Sua Santità (aba) ha fatto un altro appello per pregare per coloro che risiedono in Pakistan, Algeria e qualsiasi altra parte del globo in cui gli Ahmadi affrontano difficoltà per via della loro fede. Sua Santità (aba) ha detto che pregando per gli altri, uno permette alle proprie preghiere di essere accettate. Infatti, gli angeli pregano per coloro che pregano per gli altri. Pertanto, durante questo Ramadan, non dovremmo solo pregare per noi stessi, ma anche per gli altri.
Nota: Il riassunto non vuole sostituire il messaggio di Hazrat Khalifatul Masih V (aba). Ne considera i punti più salienti. Consigliamo dunque di prendervi il tempo necessario per ascoltare il messaggio del venerdì per beneficiare pienamente della guida illuminata di Hazoor Anwar (aba).
Alislam.it si assume la piena responsabilità per eventuali errori o problemi di comunicazione e la qualità della traduzione italiana di questa sinossi del messaggio del venerdì. La versione originale in inglese è disponibile su: https://www.alislam.org/friday-sermon/2021-04-16.html