Traduzione dell’Estratto del Sermone del venerdì da Hazrat Khalifatul Masih V (Che Allah lo abbia in gloria e lo benedica) del 22 marzo 2019.

Il 22 marzo 2019, Hazrat Khalifatul-Masih V (che Allah lo aiuti) ha pronunciato il sermone del venerdì nella moschea di Baitul Futuh a Londra, Regno Unito.

Dopo aver recitato il Tashahud e Surah Al-Fatiha, Hazoor Anwar (aa) ha così espresso:

Domani sarà il 23 di Marzo, e questo giorno è commemorato nella Comunità come “Il giorno del Messia Promesso”. In questo giorno, fu espressa la dichiarazione circa quel Messia e Mahdi, che in accordanza con le profezie fatte dal Santo Profeta (sa), sarebbe dovuto arrivare negli Ultimi Giorni. La sua missione era quella di trasmettere e diffondere i veri insegnamenti dell’Islam nel mondo, di riunire tutti i musulmani sotto un’unica bandiera e portare i seguaci di tutte le religioni sotto l’ossequiosità del Santo Profeta (sa). Hazrat Mirza Ghulam Ahmadi Qadiani (as) dichiarò di essere quel Messia Promesso e l’Imam Mahdi, il cui avventò fu profetizzato dal Santo Profeta (sa), e per cui, iniziò a prender la Bai’at [pegno di iniziazione].

Presenterò ora alcuni detti del Messia Promesso (as), in cui ha spiegò la necessità del suo avvento. Dichiara così in uno dei suoi distici [Urdu].

“Invero questo era il tempo stabilito per nientemeno che il Messia;

Se non fossi stato designato, qualcun altro sarebbe certamente apparso!”

Lo scopo del Messia Islamico era di dimostrare la superiorità degli insegnamenti dell’Islam su tutte le altre religioni attraverso argomenti e prove. Quindi, in relazione alle circostanze del tempo e al bisogno del Messia Promesso, dice inoltre: “Se la terra è sterile, la pioggia è di alcun beneficio; infatti, è dannosa e nociva (se il terreno non è buono o sterile o rigido, allora è inutile). E così, la luce celeste è scesa, e sta illuminando i cuori delle persone. Preparatevi ad accettarlo e ad approfittarne (ovvero preparate i vostri cuori) in modo che nella somiglianza delle terre aride che non traggono alcun beneficio dalle piogge, anche voi non camminiate nell’oscurità e negli incespichi, e conseguentemente periate, cadendo in un oscuro abisso, nonostante la presenza di luce.”  

Il Messia Promesso (as) pronunciò inoltre: “Allah l’Eccelso è più misericordioso di una madre compassionevole. Non desidera che la sua creazione sia sprecata. Vi rivela i suoi percorsi di guida e luce. Ma per percorrere questi sentieri, dovete utilizzare la vostra ragione e purificare le vostre anime. Proprio come la piantatura non avviene finché il terreno non è arato per prepararla, una ragione così pura non può discendere dal cielo finché le anime non siano purificate attraverso sforzi strenui ed una rigorosa autodisciplina”.

Allah l’Eccelso e il Suo Messaggero (sa) predissero anche alcuni segni per l’avvento del Messia Promesso (as). Egli non farebbe alcun reclamo senza alcun segno. Quindi, menzionando questo fatto, il Messia Promesso (as) afferma: “Un altro segno a sostegno dell’Atteso è che nella sua era, durante il mese di Ramadan, si verificheranno le eclissi solari e lunari”.

Queste sono tutte profezie contenute nel Sacro Corano; che le bestie sarebbero state radunate

[ecc.]

. Vi sono diverse spiegazioni a riguardo. Gli Zoo sono stati creati. La conoscenza è diventata accessibile e diffusa il tutto il mondo. Alcune nazioni hanno attaccato i nativi e li hanno distrutti. Si menziona anche che gli oceani si sarebbero congiunti. Si dichiara anche che le persone si sarebbero unite. La comunicazione è diventata estremamente semplice e una persona è in grado di comunicare in tutto il mondo in pochi secondi. Inoltre, le donne trattate crudelmente in quel periodo, i cui diritti furono soppressi e che vennero uccise, domanderanno per quali motivi furono soppresse. I libri saranno diffusi in lungo e in largo. La stampa e i media; tutti questi aspetti dimostrano il fatto che questa è l’era del Messia Promesso e le profezie in relazione a ciò si trovano nel Sacro Corano.”

Presentando ulteriori prove in relazione al luogo in cui doveva essere nominato il Messia Promesso, Il Messia Promesso (as) afferma: “Per quanto riguarda il luogo dell’avvento del Messia Promesso, dovrebbe esser ricordato che l’emergere dell’Anti-Cristo è stato predetto e si svolgerà da est e questo si riferisce al nostro paese. Quindi, venne narrato che il Messia apparirà nel villaggio di Qad’ah, che è l’abbreviazione di “Qadian”.”

Il Messia Promesso (as) continua dicendo: “Le calamità dovevano anche servire da segnale”. Ovvero che ci sarebbero stati vari tipi di calamità e prove durante il tempo del Messia. Il Messia Promesso (as) poi aggiunge: “Le calamità celesti assunsero la forma di carestia, peste e colera. Per quanto riguarda le calamità terrene, ci sono guerre e terremoti che hanno distrutto la terra”. Scrive inoltre: “Il segno di Lekhram non era un segno magnifico? Allo stesso modo, ben prima della Conferenza delle grandi religioni (Dharam Mahautsav), annunciai con molti giorni di anticipo che Allah l’Onnipotente mi informò che il mio saggio sarebbe stato superiore a tutti gli altri. Coloro che hanno assistito a questa grande e imponente conferenza possono riflettere e capire da soli che la profezia si è avverata”.

In seguito, il Messia Promesso, presentando ulteriori evidenze della sua divina commissione, dichiara inoltre, “In sintesi, anche in questo tempo, vi sono molte prove di me nell’esser commissionato da Dio. Primo, c’è un’evidenza interna. In secondo luogo, ci sono prove esterne. Terzo, c’è il detto del Profeta Muhammad (sa) sull’arrivo di uno che avrebbe ringiovanito la fede alla fine di ogni secolo [Mujaddid]. In quarto luogo, vi è la promessa divina di preservare il Corano nelle parole: ‘Sicuramente, abbiamo mandato giù il Corano, e siamo davvero Noi che lo salvaguarderemo’. La quinta prova – che è un segno eccezionale – è la promessa divina in Surah An-Noor, la Promessa del Successore Divino. Secondo questa promessa di Successore Divino, i Califfi della dispensazione di Muhammad (sa) saranno come i Califfi delle dispensazioni prima di loro. Allo stesso modo, il Sacro Corano ha anche menzionato il Santo Profeta Muhammad (sa) a somiglianza di Mosè (as), come afferma, [traduzione dall’arabo: “In verità, Noi vi abbiamo inviato un Messaggero, che è testimone contro di voi, così come avevamo mandato un Messaggero al Faraone” (73:16)].

Il sistema di successione mosaica si concluse con l’avvento di Gesù (as), che apparve nel XIV secolo dopo Mosè (as).

Il Promesso Messia (as) scrive: “Proprio come Gesù (as) non ha portato alcuna nuova legge, ma è venuta per adempiere a ciò che era nella Torah, così anche il Messia della dispensazione di Maometto non ha introdotto alcuna nuova legge, ma è venuto per il ringiovanimento del Corano – per far rivivere la vera comprensione del Nobile Corano.”

[Dopo aver presentato questi estratti dagli scritti del Messia Promesso (as), Hazoor (aba) ha presentato diversi estratti e narrazioni di Hazrat Musleh Maud (ra) che spiegano la veridicità del Messia Promesso (as)].

Il Messia Promesso (as) afferma: “Ricorda bene! Le promesse di Dio sono davvero vere! Secondo la sua promessa divina, Egli ha mandato un ammonitore al mondo, ma il mondo non lo ha accettato. Eppure, Dio lo accetterà e dimostrerà la sua veridicità con potenti assalti. In verità vi dico che sono apparso come il Messia secondo la promessa di Dio. Ora, come tu desideri, accettami o respingimi, tuttavia il tuo rifiuto non avrà alcun significato perché quello che Dio Onnipotente ha voluto, certamente avverrà …”

Vorrei ora menzionare brevemente l’incidente avvenuto in Nuova Zelanda lo scorso venerdì. Volevo parlare di ciò venerdì scorso, ma ho dimenticato di dirlo verso la fine. Ad ogni modo, ho rilasciato un comunicato stampo a nome dell’intera comunità Ahmadiyya, in cui ho espresso le mie condoglianze nell’immediato. Molte persone innocenti, compresi i bambini, sono state martirizzate a causa dell’odio religioso ed etnico. Possa Dio Onnipotente avere pietà di tutti loro e concedere la pazienza ai defunti.

Il modo più eccellente e morale in cui il governo neozelandese, e in particolare il suo primo ministro, ha risposto a questo attacco, e anche nell’adempiere ai propri doveri di governo, è stato esemplare ed è molto lodevole. È stata una reazione di altissimo livello e prego che le nazioni musulmane imparino da questo modello di moralità e ciascuno svolga il proprio ruolo nell’eliminare tutte le forme di odio religioso.

Dopo la preghiera, condurrò alcune preghiere funebri in loro assenza. Il primo funerale è di Maulana Khurshid Ahmad Anwar Sahib, che era il Wakilul Maal di Tahreek-e-Jadid a Qadian. È deceduto il 19 marzo all’età di 73 anni; Ad Allah apparteniamo e a Lui faremo ritorno. Per la grazia di Allah era un Moosi [parte dell’istruzione di Al-Wasiyyat]. Soffrì di cancro per un lungo periodo di tempo, tuttavia, sopportò questa malattia con grande pazienza, coraggio e determinazione. Nonostante fosse gravemente malato e debole, non fu mai negligente nell’adempiere ai suoi doveri ufficiali. Andava regolarmente in ufficio e fino al suo ultimo respiro, ha adempiuto al suo Waqf [devozione] al meglio delle sue capacità. In effetti, credo che abbia adempiuto alla sua devozione nel modo in cui dovrebbe essere eseguita.

Il defunto era il figlio di Abdul Azeem Sahib – un Derviscio di Qadian – e Raeesa Begum Sahiba, ed era di Pindi Bhattian. Il padre del defunto fu la prima persona ad accettare l’Ahmadiyyat nella sua famiglia. Dopo aver eseguito la Bai’at, il nonno del defunto cominciò ad opporsi severamente a suo padre al punto che lo avrebbe persino picchiato. Successivamente, suo padre migrò poi a Qadian e vi si stabilì. Il defunto crebbe a Qadian ed ebbe l’opportunità di essere in compagnia di importanti compagni [del Messia Promesso(as)] e del Derviscio di Qadian.

Completò il suo esame di immatricolazione nella Scuola di Ta’leemul Islam, Qadian, e poi si unì alla Madrasa Ahmadiyya. Nel 1967 passò l’esame di Maulvi Fazal dalla Madrasa Ahmadiyya, Qadian, dopo di che fu nominato insegnate nella Madrasa Ahmadiyya. Nel 1982 fu nominato direttore di Al Badar e per un po’ ne fu anche l’editore. Nel 1989 è stato Nazim Irshad per Waqf-e-Jadid Qadian. Ebbe anche l’opportunità di servire come Nazim Irshad Sadar Majlis Khuddamul Ahmadiyya dell’India e Naib Nazir Baitul Maal Aamad.

Nel 2006 venne nominato Wakikul Maal di Tehreek-e-Jadid e fino alla sua morte, prestò servizio in questa veste con dovuta diligenza. Allo stesso modo, fu un membro e anche presidente di diversi importanti comitati centrali. Era un amministratore molto competente e completava il suo lavoro con piena sincerità e devozione. Svolse un ruolo fondamentale nel garantire la posizione dell’India in Tahreek-e-Jadid Chanda. In precedenza, era piuttosto arretrato in termini di [totale] sacrificio, ma grazie alla benevolenza di Allah, contribuì a migliorarli in modo significativo. Era attento alle finanze della Jama’at e le spendeva con la dovuta attenzione. Era un individuo istruito e scrisse articoli eccellenti. Ebbe l’opportunità di svolgere lavori editoriali per il giornale Badar per molti anni. I suoi editoriali erano pieni di conoscenza religiosa e includevano l’eloquenza e l’articolazione della lingua urdu. Circa quarant’anni fa, quando era nel pieno della sua giovinezza, vi fu una competizione sulla ‘vita e il carattere’ del Santo Profeta (sa) tenuta dall’organizzazione Ta’mire-e-Milat a Hyderabad Deccan. Una volta prese parte in questa competizione ed vinse il 1° premio.

Il defunto possedeva molte qualità; la sua accessibilità, ospitalità e sforzo instancabile sono tra le sue caratteristiche di spicco. Prima della Jalsa Salana, si preparava per l’arrivo degli ospiti con grande entusiasmo. Nonostante avesse risorse limitate, organizzava degli arrangiamenti eccellenti per gli ospiti. Era una personalità influente; si prendeva cura dei poveri e mostrava completa obbedienza ai suoi superiori. Aveva un legame profondo con la Khilafat. I suoi servizi coprono quasi cinquantadue anni di attività. Fu benedetto con quattro figlie ed un figlio. Suo figlio risiede qui; una delle sue figlie vive negli Stati Uniti e un’altra a Qadian.

Suo genero, Khalid Ahmad Ala Din Sahib, scrive: “Durante la sua malattia, ogni volta che gli consigliavo di riposare, rispondeva sempre che era suo desiderio servire fino al suo ultimo respiro e incontrare Dio Onnipotente in questo modo. In effetti, ha adempiuto al suo impegno”.

Il Naib Sadr Majlis Tehreek-e-Jadid scrive: “Lo conoscevo da quando eravamo entrambi studenti e abbiamo avuto l’opportunità di lavorare con lui in diverse occasioni. Quando il defunto fu nominato Naib Nazir Baitul Maal Aamad, lavorò con me per un lungo periodo di tempo con piena collaborazione. Era molto obbediente, laborioso e onesto. Aveva una profonda conoscenza delle questioni finanziarie. Quando fu nominato Wakilul Maal, fu responsabile del budget di Tehreek-e-Jadid. Al momento della sua nomina erano poche centinaia di migliaia, ma grazie alle benedizioni di Allah, quella cifra aumentò a decine di milioni. Possa Dio Onnipotente elevare lo status del defunto e consentire ai suoi figli di continuare i suoi sforzi virtuosi.

Il secondo funerale è di Tahir Hussain Munshi Sahib, che era il Naib Ameer [Vicepresidente nazionale] delle Fiji Jamaat. È morto il 5 marzo, all’età di 72 anni; ad Allah apparteniamo e a Lui faremo ritorno. Era un funzionario di vecchia data delle Fiji Jamaat ed ebbe l’opportunità di servire come Naib Ameer per un lungo periodo di tempo. Era un individuo devoto, sincero e molto leale. Per la grazia di Allah era un Moosi e diede la Hissa Jaidad durante la sua vita. Fu benedetto con un figlio e una figlia. Entrambi i suoi figli non sono Ahmadi.

Con la grazia di Allah, Tahir Sahib ebbe l’opportunità di servire nel settore educativo delle Fiji. Servì come presidente di un college; nel Ministero della Pubblica Istruzione, come preside di una scuola secondaria e anche come responsabile per l’educazione. Dopo esser stato promosso ricoprì il ruolo di vicedirettore dell’educazione e nel 1999 si è ritirò dalla sua posizione. Dopo questo, il governo lo ha riassunse come membro del comitato per i conti pubblici e prestò servizio per un breve periodo fino a quando si dimesse per malattia.

Per quanto riguarda la sua accettazione dell’Ahmadiyyat, Hamid Hussain Sahib – il presidente di Nasarbanga Jamaat – afferma: “Il primo incarico di Munshi sahib era nella scuola elementare di Nasarbanga nel 1968. All’epoca ero il segretario della scuola. Attraverso questo siamo diventati amici e passammo molto tempo insieme. Nonostante il fatto che fosse contrario alla Jama’at, ascoltava le argomentazioni della Jama’at e anche i discorsi su diversi punti (Munshi Sahib era di origine Sunnita). Ogni volta che invitava il suo Maulvi a discutere con gli Ahmadi, il Maulvi si rifiutava. Ciò turbò notevolmente Munshi Sahib. In seguito, Dio Onnipotente gli permise di accettare l’Imam dell’era.”

Riguardo al modo in cui Munshi Sahib gli ripagò per questa benedizione, Hamid Hussain Sahib dice: “In un’occasione, Munshi Sahib tornò a casa dopo aver trascorso del tempo a Qadian. Mi disse che aveva offerto preghiere speciali per me a Baitul Dua perché fu attraverso me che Dio Onnipotente gli permise di raggiungere il suo stato attuale, ossia che Dio Onnipotente gli permise di accettare l’Ahmadiyya attraverso Hamid Hussan Sahib. Quando si trovava a Baitul Dua, pregò Dio Onnipotente per Hamid Sahib, che gli conferì un grande favore nel renderlo in grado di accettare l’Ahmadiyya. Solo un Ahmadi può pregare per la persona a cui è debitore in tal modo. Hazrat Khalifatul Masiv IV (ra) lo nominò Naib Ameer delle Fiji.

Naeem Iqbal Sahib, che è un missionario, scrive: “Era molto leale, specialmente verso il Khilafat. Incoraggiava gli altri a rispettare e mostrare obbedienza al Khilafat e questo è qualcosa che dimostrava attraverso il suo esempio. Se si opponeva a qualcosa, nel momento stesso in cui apprendeva che Hazrat Khalifatul Masih sosteneva quell’opinione, cambiava immediatamente la sua opinione per non contraddire il Califfo.

Il terzo funerale è di Musa Sisko Sahib del Mali. È morto il 15 febbraio; ad Allah apparteniamo e a Lui faremo ritorno. Era un comandante di brigata nell’esercito. Ha saputo della Comunità Ahmadiyya attraverso una rivista, dopodiché è rimasto in stretto contatto con un missionario nella regione di Waskaso. Ha accettato l’Ahmadiyyat nel novembre 2012. Nel 2013, durante il lancio della stazione radio Waskako Jamaat, ha avuto l’opportunità di servire come direttore della stazione radio ed è stato anche nominato Sadr [Presidente locale] della Jama’at. Dopo la creazione della stazione radio nella ragione di Waskaso, la Jama’at si trovò di fronte a un’opposizione straordinaria. A quel tempo, Musa Sahib mostrò grande saggezza e affrontò la questione con pazienza e fermezza. Contattò le autorità competenti e presentò loro la Jama’at. Dal 2016, ha servito nella National Amila come segretario di Umoor-e-Kharijiah [Affari esterni]. Dopo aver eseguito la Bai’at, ha dedicato la sua vita al servizio della Jamaat. Oltre a offrire le sue preghiere obbligatorie, era solito offrire Tahajjud [preghiere pre-alba volontarie]. Era un individuo molto sincero e leale. Aveva un legame unico con la Khilafat e cercava di essere il primo a rispondere a qualsiasi iniziativa lanciata dal Califfo. È stato benedetto con due mogli, dieci figlie e cinque figli.

Possa Allah L’Onnipotente elevare lo status di tutti i defunti e permettere ai loro figli di continuare le loro azioni virtuose. I bambini di Munshi Sahib non sono Ahmadi, che Allah l’Onnipotente consenta loro di accettare l’Imam dell’era.

Nota: Il riassunto non vuole sostituire il sermone del venerdì di Hazrat Khalifatul Masih V (aa). Ne considera solo alcuni punti. Consigliamo dunque di prendervi il tempo necessario per ascoltare il Sermone del venerdì per beneficiare pienamente della guida illuminata di Hazoor Anwar (aa).

Alislam.it si assume la piena responsabilità per eventuali errori o problemi di comunicazione e la qualità della traduzione italiana di questa sinossi del sermone del venerdì. La versione originale in inglese è disponibile su:  https://www.alislam.org/friday-sermon/2019-03-22.html