Uomini D’Eccellenza: I Dediti Compagni del Santo Profeta (sa) – parte IX
Traduzione dell’Estratto del Sermone del venerdì da Hazrat Khalifatul Masih V (Che Allah lo abbia in gloria e lo benedica) del 24 Gennaio 2020.

Il 24 Gennaio 2020, Hazrat Khalifatul Masih V (che Allah lo aiuti) ha pronunciato il Sermone del venerdì dalla moschea di Baitul Futuh, Londra, Regno Unito.

Dopo aver recitato il Tashahhud, Ta’awwuz e la Surah Al-Fatihah, Hazrat Khalifatul Masih V (aba) ha così espresso:

Il racconto del compagno che presenterò quest’oggi è sulla vita di Hazrat Abdullah bin Rawaha (ra). Il nome del padre di Hazrat Abdullah bin Rawaha è Rawahah Bin Tha’labah. Hazrat Abdullah bin Rawaha (ra) partecipò alla Bai’at di Aqabah e fu il Leader dei Bani Harith bin Khazraj. Il tuo titolo era Abu Muhammad. Hazrat Abdullah bin Rawaha prese parte in tutte le battaglie al fianco del Santo Profeta (sa), comprese le Battaglie di Badr, Uhud, Khandaq, il Trattato di Hudaibiya, Khaybar e ‘Umratul Qa’daa. Venne martirizzato durante la Battaglia di Mautah, in cui fu uno dei comandanti durante la battaglia.

È citato in una delle narrazioni che Hazrat Abdullah bin Rawaha (ra) si recò dal Santo Profeta (sa) mentre stava pronunciando il sermone. Durante il sermone, disse alla gente (all’interno della moschea), “Sedetevi!”. Quando Hazrat Abdullah bin Rawaha (ra) sentì tali parole, era ancora all’esterno della moschea, ma si sedette immediatamente. Quando il Santo Profeta (sa) finì il sermone e venne a conoscenza di questo incidente, gli disse, [in arabo] “Possa Allah aumentare la tua obbedienza verso Lui e il Suo Messaggero”. Un simile incidente si trova anche in uno dei libri degli Hadith, in relazione a Hazrat ‘Abdullah bin Mas’ood. Hazrat bin Rawaha (ra) amava le riunioni per discutere e ravvivare la fede e il Santo Profeta (sa) disse a riguardo, “Possa Allah avere misericordia su di Abdullah bin Rawaha. Egli ama questi incontri, di cui anche gli angeli sono invidiosi.” Hazrat Abu Hurairah narra che il Santo Profeta (sa) disse, (in arabo) “quale uomo eccellente è Hazrat Abdullah bin Rawaha!”. In seguito alla conquista di Khaybar, il Santo Profeta (sa) inviò Hazrat Abdullah bin Rawaha (ra) per calcolare una stima dei frutteti e delle terre. Egli era anche un poeta, uno di quei poeti che usava rispondere agli insulti degli oppositori del Santo Profeta (sa).

Hazrat Ubadah bin Samit (ra) narra che quando il Santo Profeta (sa) si recò a visitare Hazrat Abdullah bin Rawaha (ra) durante la sua malattia, quest’ultimo non riuscì a sollevarsi da letto. Il Santo Profeta (sa) gli chiese, “Sapete chi sono i martiri della mia Ummah (gente)?” La gente rispose, “I martiri sono quei musulmani che vengono uccisi.” Il Santo Profeta (sa) disse, “Il musulmano ucciso da un martire, colui che muore a causa di un disturbo allo stomaco è un martire, colui che annega e la donna che muore durante il parto sono martiri, tutti questi sono vari tipi di martirio.”

Hazrat ‘Urwah bin Zaid (ra) narra che il Santo Profeta (sa) designò Hazrat Zaid bin Harithah (ra) come comandante dell’armata in occasione della battaglia di Mu’tah ed annunciò che se Hazrat Zaid (ra) fosse stato martirizzato, allora Hazrat Ja’far bin Abi Talib (ra) sarebbe stato il comandante. Se anch’egli fosse stato martirizzato, allora Hazrat Abdullah bin Rawaha (ra) avrebbe assunto il controllo. Se Abdullah (ra) anch’egli fosse stato martirizzato, allora i musulmani avrebbero dovuto nominare chiunque avrebbero desiderato come loro comandante. Dunque, il Santo Profeta (sa) inviò l’armata. Quando l’armata ora ormai lontana, il Santo Profeta (sa) annunciò alla gente la notizia del martirio di Hazrat Zaid (ra), Hazrat Ja’far (ra) e Hazrat Abdullah (ra) bin Rawaha prima ancora di ricevere qualsiasi notizia del loro martirio. Il Santo Profeta (sa) dichiarò gli eventi del martirio nell’esatta sequenza in cui avvennero, e quando giunsero le notizie del martirio di Hazrat Zaid (ra) bin Harithah, Hazrat Ja’far (ra) e Hazrat Abdullah (ra) bin Rawaha, si alzò per prestare loro omaggio.

Hazrat Ibn Abbas (ra) narra che una volta il Santo Profeta (sa) inviò alcuni suoi Compagni (ra) in una spedizione e Hazrat Abdullah (ra) bin Rawahah era anch’egli parte di questa delegazione. Era un venerdì, ed il resto dei compagni (ra) che erano parte della delegazione erano già partiti, tuttavia Hazrat Abdullah (ra) bin Rawaha disse che sarebbe rimasto per offrire le preghiere del venerdì dietro la guida del Santo Profeta (ra) per poi raggiungere i suoi compagni ormai in viaggio. Quando il Santo Profeta (sa) vide Hazrat Abdullah (ra) bin Rawaha offrire le preghiere assieme a lui, disse che la delegazione che era stata inviata per la spedizione era più importante della preghiera del venerdì in quel momento, e che avrebbero potuto performare la preghiera del venerdì durante il viaggio.

Hazrat Abu Darda (ra) narra che una volta Hazrat Abdullah (ra) bin Rawaha partì con il Santo Profeta (sa) in un giorno estremamente caldo, durante il mese di Ramadan. Disse che il calore era così intenso che dovettero coprirsi il volto dal sole con le proprie mani. Disse che nessuno di loro stette digiunando durante il momento della partenza tranne il Santo Profeta (sa) e Hazrat Abdullah (ra) bin Rawaha. Con quest’ultimo incidente, si concludono quì i racconti sulla vita di Hazrat Abdullah bin Rawaha (ra).

Ora, menzionerò alcuni dettagli del rispettabile Dottor Latif Ahmad Qureshi Sahib, figlio di Manzoor Ahmad Qureshi Sahib. Morì il 19 gennaio 2020 attorno all’una di pomeriggio all’età di circa 80 anni – “Certamente ad Allah apparteniamo e ad Egli faremo ritorno”. Con la grazia di Allah L’Onnipotente, il deceduto era un Moosi. In seguito alla sua laurea al King Edward Medical College viaggiò nel Regno Unito nel 1961. Dopo l’MRCP, lavorò come consulente nell’ospedale di Yeovil, Somerset, e si specializzò in malattie e disturbi legati al cuore. Nel 1968, Hazrat Khalifatul Masih III (ra) domandò al Dottor Sahib quando avrebbe programmato il suo ritorno, ed egli rispose che sarebbe tornato quando sua eccellenza Hazoor avrebbe desiderato. Quindi, Hazrat Khalifatul Masih III (ra) gli chiese di tornare e dunque lasciò il Regno Unito e rientrò in Pakistan. Il Dottor Sahib venne designato per servire l’ospedale Fazl Umar di Rabwah e lì proseguì il suo lavoro per un lungo periodo di tempo. Il suo servizio totale ammontava a circa 30 anni di lavoro. Sua moglie, che era la figlia di Maulana Abdul Malik Khan Sahib, è morta pochi giorni fa. Possa Allah L’Onnipotente mostrar la sua misericordia ed il suo perdono su di loro. Entrambi i genitori dei figli sono deceduti in un breve periodo di tempo, possa Allah conceder ai figli pazienza e fermezza. Possa Allah permettere ai figli di proseguir le virtù di entrambi i loro parenti. Come ho già menzionato, la madre del Dottor Quraishi Sahib è viva, ma malata, possa Allah aver misericordia di lei e concederle le Sue benedizioni.  

Nota: Il riassunto non vuole sostituire il sermone del venerdì di Hazrat Khalifatul Masih V (aa). Ne considera solo alcuni punti. Consigliamo dunque di prendervi il tempo necessario per ascoltare il Sermone del venerdì per beneficiare pienamente della guida illuminata di Hazoor Anwar (aa).

Alislam.it si assume la piena responsabilità per eventuali errori o problemi di comunicazione e la qualità della traduzione italiana di questa sinossi del sermone del venerdì. La versione originale in inglese è disponibile su: https://www.alislam.org/friday-sermon/2020-01-24.html