Traduzione dell’Estratto del Sermone del venerdì da Hazrat Khalifatul Masih V (Che Allah lo abbia in gloria e lo benedica) del 7 giugno 2019.

Il 7 giugno 2019, Hazrat Khalifatul Masih V (che Allah lo aiuti) ha pronunciato il Sermone del venerdì nella moschea Mubarak di Islamabad, Tilford, Regno Unito.

Dopo aver recitato il Tashahhud, Ta’awwuz e la Surah Al-Fatihah, Hazrat Khalifatul Masih V (aba) ha così espresso:

Da quest’oggi, riprenderò in relazione ai resoconti delle vite dei compagni Badri, cioè a quei compagni che parteciparono nella battaglia di Badr.

Il nome del primo compagno che menzionerò quest’oggi è Hazrat Abdullah (ra) bin Tariq, che partecipò nella battaglia di Badr. Hazrat Mua’ttib (ra) bin Ubaid era il fratellastro di Hazrat Abdullah (ra) bin Tariq, entrambi nati dalla stessa madre. La madre di Hazrat Abdullah (ra) bin Tariq apparteneva al ramo dei Banu Khalil della tribù dei Banu ‘Uzra. Hazrat Abdullah (ra) bin Tariq e Hazrat Mua’ttib (ra) bin ‘Ubaid parteciparono nelle battaglie di Badr ed Uhud. Entrambi i fratelli furono martirizzati durante l’incidente di Raji’. Hazrat Abdullah (ra) bin Tariq era tra i sei compagni scelti dal Santo Profeta (sa) per essere inviati alle tribù di ‘Azl e Qarah verso la fine del terzo AH affinché potessero introdurre loro l’Islam e conferirgli gli insegnamenti del Sacro Corano e della Sharia Islamica. Quando queste persone arrivarono al punto chiamato Raji’, i membri della tribù dei Huzail trasgredirono, assediandoli e dichiarando loro guerra. Alcuni compagni furono martirizzati in quel luogo, mentre Hazrat Abdullah (ra) bin Tariq fu martirizzato nella via per la Mecca. La sua tomba si trova a Zahran. L’incidente di Raji’ ebbe luogo durante il trentaseiesimo mese in seguito alla Hijrah, durante il mese di Safar.  

Ho precedentemente citato l’incidente di Raji’ in relazione ad altri compagni. Una relazione più dettagliata può esser trovata nel libro di Hazrat Mirza Bashir Ahmad Sahib (ra).

Il secondo compagno che menzionerò quest’oggi è Hazrat Aqil (ra) bin Bukhair. Hazrat Aqil (ra) bin Bukhair apparteneva alla tribù dei Banu Sa’d bin Laith. Hazrat Aqil (ra) era precedentemente chiamato Ghafil (l’ignorante). Tuttavia, quando accettò l’Islam, il Santo Profeta (sa) cambiò il suo stato in ‘Aqil (il saggio). Secondo una tradizione, il Santo Profeta (sa) formò un legame di fratellanza tra Hazrat Aqil (ra) e Hazrat Mujazzir (ra) bin Zaid. Hazrat Aqil (ra) fu martirizzato nel giorno della Battaglia di Badr all’età di 34 anni. Il Santo Profeta (sa) espresse inoltre, “qual è la vostra opinione circa le persone che fanno parte degli abitanti del Paradiso?” In seguito a ciò, accettarono di far sposare la loro sorella a Hazrat Bilal (ra).

Il nome del prossimo compagno che menzionerò quest’oggi è Hazrat Zaid (ra) bin Harithah. Hazrat Zaid (ra) apparteneva alla tribù dei Banu Quza’ah, una nota e rispettata tribù dello Yemen. Hazrat Zaid (ra) fu adottato da bambino e venduto come schiavo a Hakeem bin Hizam per 400 dirham. Successivamente, Hakeem bin Hizam presentò Hazrat Zaid (ra) alla sua zia materna, Hazrat Khadija (ra) bint Khuwailid. In seguito a ciò, Hazrat Khadija (ra) donò Hazrat Zaid (ra) al Santo Profeta (sa), assieme a tutti i suoi altri schiavi.

Il padre di Hazrat Zaid (ra), Harithah, era estremamente triste nell’averlo perso. Poco tempo dopo, alcuni uomini della tribù dei Banu Qalb arrivarono a Mecca per compiere il Hajj. Fu lì che riconobbero Hazrat Zaid. Hazrat Zaid chiese loro di informare la sua famiglia che stesse vivendo con una rispettabile famiglia dei Banu Mu’ad vicino alla Khana Ka’bah. Perciò, non vi era alcun motivo di esser preoccupati. La gente di Banu Qalb andò da suo padre e lo informarono a riguardo. Quindi Harithah (padre di Hazrat Zaid (ra)), partì per la Mecca con lo zio paterno di Hazrat Zaid (ra). A Mecca, arrivarono prima del Santo Profeta (sa) ed offrirono la Fidya (espiazione) in modo d’acquisire la libertà di Hazrat Zaid (ra). Il Santo Profeta (sa) chiamò Hazrat Zaid (ra) e chiese la sua opinione circa questo fatto. Hazrat Zaid (ra) rifiutò di tornare a casa con suo padre ed il suo zio paterno. Ulteriori dettagli di questo incidente sono spiegati da Hazrat Musleh-e-Mau’ud (ra). Per l’esattezza, i dettagli di questo particolare incidente sono menzionati in Sirat Khatamun Nabiyyin.

Si attesta che quando il padre di Zaid e suo zio si recarono per prenderlo, il Santo Profeta (sa) gli disse: “se desideri andare via con loro, sono felice di darti il permesso”, “Non ti lascerei per nessun caso”, disse Zaid, “per me, sei molto più caro di mio zio e di mio padre”. Il padre di Zaid rispose con grande dolore e rabbia, “Cosa? Dai preferenza ad una vita di schiavitù per una vita in libertà?” “Sì”, rispose Zaid, “per le virtù che ho testimoniato in lui ora, non vi è nulla per cui possa dare preferenza al di sopra di Lui”.

Quando il Santo Profeta (sa) sentì questa risposta, si alzò immediatamente e prese Zaid davanti alla Ka’bah annunciando ad alta voce, “O Gente! Siate testimoni che in questo giorno, io libero Zaid e lo rendo mio figlio. Lui sarà il mio erede ed io sarò il suo”. Quando lo zio ed il padre di Zaid osservarono questa scena, rimasero sbalorditi. Lasciarono felicemente Zaid con Muhammad (sa). Da allora, Zaid bin Harithah venne conosciuto come Zaid bin Muhammad. Tuttavia, in seguito alla Hijrah, Dio rivelò che è illecito prendere un bambino adottivo come proprio figlio. In seguito a ciò, Zaid ricevette di nuovo il suo nome originale, Zaid bin Harithah. Ciononostante, la condotta amorevole del sempre leale Muhammad (sa) rimane inalterata con il suo servo sempre sincero, piuttosto, aumentò giorno dopo giorno. Dopo la morte di Zaid, il Santo Profeta (sa) estese la stessa gentilezza ed amore verso il figlio Usama bin Zaid (ra). In aggiunta alle onorevoli caratteristiche di Zaid (ra), una è che tra tutti i compagni del Santo Profeta (sa), solo il suo nome è specificamente menzionato nel Sacro Corano.

In relazione a Hazrat Jablah – il fratello maggiore di Hazrat Zaid (ra) – c’è una narrazione. Hazrat Jablah – che era più vecchio di Zaid – fu domandato in un’occasione, chi fosse il più vecchio tra i due fratelli? Hazrat Jablah rispose, “Zaid è più vecchio di me, ma io sono nato prima di lui”. Con ciò voleva dire che Hazrat Zaid (ra) accettò l’Islam prima di lui, quindi possedeva un rango più elevato.

Hazrat Ali (ra) narra che, “Hazrat Zaid (ra) bin Harithah, che era lo schiavo liberato dal Santo Profeta (sa), era fra i primi ad aver accettato il Santo Profeta (sa) ed aver offerto le preghiere”.

Quando il Santo Profeta (sa) iniziò la propagazione della sua missione, la prima a credere fu Hazrat Khadija (ra), che non esitò, nemmeno per un momento. C’è una discordia tra gli storici circa chi fu il primo a convertirsi tra gli uomini dopo Hazrat Khadija (ra). Alcuni hanno nominato Hazrat Abu Bakr Abdullah bin Quhafah (ra), mentre altri dicono sia stato Hazrat Ali (ra), la cui età, all’epoca, era solo di dieci anni. Altri sostennero che il primo schiavo liberato dal Santo Profeta (sa), Hazrat Zaid bin Harithah (ra), fu il primo ad abbracciare l’Islam. Tuttavia, per noi, questo argomento è di poca importanza. Hazrat Ali (ra) e Hazrat Zaid bin Harithah (ra) erano tra i ‘famigliari della casa (‘Ahl-ul-bait)’ del Santo Profeta (sa) e vissero con lui ed i suoi figli. Eseguivano qualunque cosa fosse detta dal Santo Profeta (sa), infatti, nessuna dichiarazione verbale era necessaria. Perciò, i loro nomi non necessitano di esser inclusi. Assieme agli altri, Hazrat Abu Bakr (ra) è unanimamente accettato come il primo ed il più importante nell’accettazione dell’Islam.

In altre parole, fu il primo ad accettare l’Islam tra coloro che erano di un’età matura. Infatti, lo standard di considerare un intellettuale e saggio che è generalmente percepito oggi giorno, era anche il livello di alcuni bambini di quei tempi, Mash’Allah. Tuttavia, Hazrat Abu Bakr (ra) fu il primo ad accettare l’Islam tra coloro che erano di una più esperta e matura età. I quattro individui che accettarono il Santo Profeta (sa) per primi furono: Hazrat Khadija (ra), Hazrat Abu Bakr Abdullah bin Abi Quhafah (ra), Hazrat Ali (ra) e Hazrat Zaid bin Harithah (ra); tennero un ranco elevato.

In riguardo a ciò, Hazrat Musleh Maud (ra) afferma: “Hazrat Zaid (ra) accompagnò il Santo Profeta (sa) durante il viaggio per Taif. Taif è una città situata approssimativamente 36 miglia (circa 58km) a sud est di Mecca. È un’area estremamente ricca e lussureggiante nella sua vegetazione, con crescita di uva passa di qualità molto elevata, e la gente della tribù di Thaqif viveva lì. Dopo la morte di Hazrat Abu Talib, i Quraish iniziarono a commettere crudeltà contro il Santo Profeta (sa). Il Santo Profeta (sa) viaggiò nell’area di Taif e fu accompagnato da Hazrat Zaid bin Harithah (ra). Questo evento ebbe luogo nel decimo giorno di Nabawi, verso la fine del mese di Shawwal. Il Santo Profeta (sa) stette a Taif per una decina di giorni, e durante questo periodo incontrò tutti i leader di Taif, ma nessuno accettò il suo messaggio. Tuttavia, quando temerono che eventualmente i giovani ed il pubblico in genere avrebbe potuto accettare il messaggio del Santo Profeta (sa), dissero, ‘O Muhammad (sa)! Lascia la nostra città e vivi nell’area in cui il tuo messaggio è stato accettato!”. Da allora in poi, incitarono alcuni dei giovani malintenzionati dell’area ad inseguire il Santo Profeta (sa) ed attaccarlo, lanciandogli raffiche di pietre, che fecero sanguinare profusamente entrambi i piedi del Santo Profeta (sa). Hazrat Zaid bin Harithah (ra) tentò di mettersi di fronte alle pietre dirette al Santo Profeta (sa) e subì diverse ferite alla testa”.

Ulteriori dettagli sul resoconto della vita di Hazrat Zaid (ra) continueranno ad essere narrati nel prossimo sermone, Insh’Allah.

Nota: Il riassunto non vuole sostituire il sermone del venerdì di Hazrat Khalifatul Masih V (aa). Ne considera solo alcuni punti. Consigliamo dunque di prendervi il tempo necessario per ascoltare il Sermone del venerdì per beneficiare pienamente della guida illuminata di Hazoor Anwar (aa).

Alislam.it si assume la piena responsabilità per eventuali errori o problemi di comunicazione e la qualità della traduzione italiana di questa sinossi del sermone del venerdì. La versione originale in inglese è disponibile su:  https://www.alislam.org/friday-sermon/2019-06-07.html