Traduzione dell’Estratto del Sermone del venerdì da Hazrat Khalifatul Masih V (Che Allah lo abbia in gloria e lo benedica) del 28 Maggio 2021.
Trasformare la Paura in Pace – L’Istituzione del Khilafat e le sue benedizioni
Dopo aver recitato il Tashahhud, Ta’awwuz e Surah al-Fatihah, Sua Santità, Hazrat Mirza Masroor Ahmad (aba), ha recitato i seguenti versi del Sacro Corano:
“Allah ha promesso a quanti tra voi credono e fanno opere buone che Egli, senz’altro, li farà Successori sulla terra, come Egli fece Successori altri tra coloro che erano stati prima di loro; e che Egli certamente stabilirà per loro la loro religione, che Lui ha scelto per esser; e che Egli, per certo, darà loro in cambio sicurezza e pace dopo il loro timore. Essi adoreranno Me e non assoceranno nulla a Me. E chiunque dopo di ciò non crederà, sarà ribelle. E osservate la preghiera e date la Zakat e obbedite al messaggero, affinché vi sia mostrata misericordia.” [24:56]
Comprendere il Significato del Giorno del Khilafat
Sua Santità (aba) ha detto che ieri, 27 maggio, era il giorno conosciuto nella Comunità come il Giorno del Khilafat. In questo giorno, vengono tenuti programmi affinché possiamo comprendere il significato del Khilafat e carpirne le benedizioni, così che possiamo continuare a mieterne i frutti. Siamo fortunati ad aver accettato il Messia Promesso (as), e dunque ad aver accettato il Khilafat che ci permette di progredire nel seguire gli insegnamenti del Messia Promesso (as) e di propagarli al mondo intero.
Sua Santità (aba) ha detto che rimanendo connessi al Khilafat, ogni Ahmadi ha una responsabilità a cui attenersi. Nei versi recitati, Dio ha promesso pace e sicurezza a condizione che uno sia fermo nella propria fede, compia le buone azioni, renda giustizia al proprio culto e non associ alcunché a Dio. Per ottenere questo stato, adorare Dio e pregare è essenziale. Bisogna offrire Salat (preghiere), spendere nella via di Allah, e seguire gli insegnamenti del Santo Profeta (sa).
Sua Santità (aba) ha detto che quando adempieremo a queste condizioni e renderemo giustizia al nostro giuramento, dando precedenza alla nostra fede rispetto ai nostri affari mondani, allora riceveremo quelle bontà e benedizioni promesse da Dio, e saremo in grado di beneficiare veramente dal Khilafat. Perciò, non solo questa promessa di Dio è uno strumento di grande gioia, ma è anche una fonte di preoccupazione per noi, poiché dobbiamo analizzare noi stessi e vedere se stiamo adempiendo alle condizioni prestabilite da Dio. Non è sufficiente l’esser istruiti sulla storia del Khilafat, dobbiamo considerare se siamo persone che hanno davvero timore di Dio, se rendiamo giustizia al nostro culto, e se stiamo seguendo gli insegnamenti presentati dal Santo Profeta (sa). Dobbiamo considerare se le nostre buone e virtuose azioni sono compiute per amore di Dio o per soddisfare il nostro ego.
Ottenere le Benedizioni della Promessa Divina
Sua Santità (aba) ha detto che solo quando ogni nostra singola azione sarà compiuta per amore di Dio saremo in grado di ottenere le benedizioni di questa promessa fatta da Dio. Questo è il vero significato di ‘fare il bene’ come stipulato da Dio.
Sua Santità (aba) ha poi citato il Messia Promesso (as), il quale ha detto che nel Sacro Corano, dove Dio menziona la fede, Egli menziona anche le buone azioni. Un vero credente è colui che compie le buone azioni, e al contempo evita le cose che vanificano queste azioni, come ad esempio compiere queste azioni per mettersi in mostra. Inoltre, non solo uno evita le cose che annullano le buone azioni, ma non permette neanche che la sua mente si avvicini a tali pensieri. È allora che uno diventa un vero credente. Quindi, al fianco della fede, compiere le buone azioni è anch’essa una condizione.
Sua Santità (aba) ha detto che compiere buone azioni non significa attingersi a ciò che uno crede sia buono nella propria mente. Piuttosto, è nel seguire l’esempio del Santo Profeta (sa) alla lettera e nello spirito, senza la ben che minima ostentazione, orgoglio e indolenza. Sono queste le persone che hanno veramente una connessione sincera con il Khilafat e coloro che mantengono elevato l’onore del Khilafat. Compiendo le buone azioni nella loro vera essenza, queste persone attireranno l’attenzione del Khalifa e le sue preghiere verso di loro. Queste persone avranno una vera connessione con il Khilafat, divenendo così, coloro che ricevono la vera pace e sicurezza promessa da Dio.
Sua Santità (aba) ha detto che nel mondo vi sono persone che tentano di ottenere un mantello simile a quello del Khilafat, tuttavia, sono destinati a fallire, come hanno sempre fatto, poiché questa è una cosa conferita solo da Dio Onnipotente, e questa Khilafat che egli ha stabilito rimarrà per sempre.
Sua Santità (aba) ha detto che ogni Ahmadi dovrebbe essere grato a Dio per aver concesso la grazia del Khilafat. Allo stesso tempo, ogni Ahmadi deve sempre riflettere sull’adempimento della sua condizione menzionata da Dio. Quando uno vive con questo pensiero costante, e compie buone azioni in accordanza, mentre prega per il Khilafat, allora otterrà veramente le benedizioni del Khilafat.
Adempimento della Seconda Manifestazione
Sua Santità (aba) ha enfatizzato che nel suo libro The Will (La Volontà), il Messia Promesso (as) ha scritto in dettaglio circa l’istituzione del Khilafat. Il Messia Promesso (as) ha detto che Dio aiuta sempre i Suoi profeti anche dopo il loro decesso, affinché la loro missione progredisca e venga compiuta.
Sua Santità (aba) ha detto che quando il Messia Promesso (as) è passato a miglior vita, gli oppositori della Comunità hanno gioito e detto le assurdità più folli sul suo conto. Hanno detto che dopo la sua morte, questa Comunità sarebbe vacillata e dissipata. Gli oppositori hanno detto che senza il Messia Promesso (as), la Comunità non sarebbe mai stata in grado di operare e sarebbe svanita senza qualcuno alla guida del timone.
Sua Santità (aba) ha commentato dicendo che gli oppositori erano cechi del fatto che Dio ha assicurato al Messia Promesso (as) che anche dopo la sua morte, la sua missione sarebbe continuata e avrebbe raggiunto la completezza. Quindi, il Messia Promesso (as) ha riferito alla sua Comunità che avrebbero visto una seconda manifestazione e che questa Comunità sarebbe andata avanti.
Sua Santità (aba) ha di nuovo citato il Messia Promesso (as) in quale ha detto che una Comunità divina vedrà due manifestazioni: la prima è la manifestazione del profeta stesso; la seconda manifestazione giunge quando il profeta muore, e la Comunità sperimenta grosse difficoltà. È in quel momento che la seconda manifestazione si verifica, proprio come è successo in seguito alla morte del Santo Profeta (sa), dove Dio Onnipotente ha stabilito la seconda manifestazione ed Ha commissionato Hazrat Abu Bakr (ra) come Khalifa.
Sua Santità (aba) ha così citato il Messia Promesso (as) che ha detto:
“Quindi non affliggetevi per quello che vi ho detto, né i vostri cuori dovrebbero essere afflitti. Perché è essenziale che voi siate testimoni anche della seconda manifestazione, ed è venuta meglio per voi perché è eterna, la cui continuità non finirà fino al Giorno del Giudizio. E quella seconda manifestazione non può venire se non me ne vado. Ma quando me ne andrò, Dio invierà per voi quella seconda manifestazione che rimarrà sempre con voi proprio come promesso da Dio in Barahin-e-Ahmadiyya. E questa promessa non è per la mia persona. Piuttosto la promessa è riferita a voi, come Dio [rivolgendosi a me] dice: Farò in modo che questa Jama’at, che sono i tuoi seguaci, prevalga sugli altri fino al Giorno del Giudizio. Quindi è inevitabile che tu veda il giorno della mia partenza, in modo che dopo quel giorno venga il giorno che è il giorno della promessa eterna. Il nostro Dio è colui che mantiene la sua promessa ed è fedele ed è il vero Dio. Egli ti mostrerà tutto ciò che ha promesso. Sebbene questi giorni siano gli ultimi giorni di questo mondo e ci siano molti disastri in attesa del proprio avvento, tuttavia è necessario che questo mondo continui ad esistere fino a quando tutte quelle cose di cui Dio ha profetizzato si avverino. Vengo da Dio come manifestazione della divina provvidenza e sono una personificazione della sua potenza. E dopo che me ne sarò andato ci saranno altre persone che saranno la manifestazione della seconda potenza [di Dio]. Quindi, in attesa della seconda manifestazione della sua potenza, occupatevi tutti insieme nelle preghiere.” [The Will, p.7-8]
Continuazione dell’istituzione del Khilafat
Sua Santità (aba) ha detto che per gli ultimi 113 anni, questa Comunità ha visto l’adempimento della promessa fatta da Dio Onnipotente al Messia Promesso (as). Gli oppositori non realizzano che il vero scopo di questa manifestazione era lo stesso come la preghiera fatta dal Profeta Abramo (as) affinché qualcuno venisse commissionato dopo di lui per proseguire la sua missione. Fu per la stessa ragione che il Messia Promesso (as) fu commissionato, affinché potesse proseguire gli insegnamenti del Santo Profeta (sa).
Sua Santità (aba) ha detto che nel primo discorso come Khalifa, il primo Khalifa Hazrat Hakim Mauli Nooruddin (ra) disse che tutti dovevano obbedirgli come Khalifa. Disse che non vi era alcun valore nel semplice prestare giuramento, o l’accettazione di questa da parte sua per gli altri, perché questo può esser fatto da chiunque. Piuttosto, l’aspetto saliente va completato tramite l’obbedienza per il Khilafat.
Sua Santità (aba) ha detto che nel Marzo del 1914, il Primo Califfo (ra) morì, e ci fu di nuovo un altro periodo di paura, ma ancora una volta, Dio adempì alla promessa fatta al Messia Promesso (as) stabilendo un altro Khilafat in seguito.
Sua Santità (aba) ha detto che c’erano coloro che erano contro il Khilafat e si opposero a Hazrat Mirza Bashiruddin Mahmoud Ahmad (ra) per diventare Califfo. Hazrat Mirza Bashiruddin Mahmoud Ahmad (ra) proclamò che secondo il volere del Messia Promesso (as) e la promessa fatta a lui da Dio, deve esserci un Califfo, e che avrebbe prestato giuramento a chiunque sarebbe stato scelto. Eventualmente, sebbene personalmente non desiderasse la carica, Hazrat Mirza Bashiruddin Mahmoud Ahmad (ra) fu eletto come il prossimo Califfo. È stato registrato che vi furono più di duemila persone alla moschea Nur per prestare giuramento al Secondo Khalifa (ra) e il loro stato di devozione era tale che strepitavano dal prestargli giuramento. Sua Santità (aba) ha detto che i 51 anni dell’epoca del Secondo Califfo (ra) sono esse stesse un testamento dell’aiuto di Dio che ha accompagnato il Khilafat.
Sua Santità (aba) ha detto che nel novembre del 1965, in seguito alla morte del Secondo Califfo (ra), Dio Onnipotente ha ancora una volta adempiuto alla sua promesso e stabilito il Khilafat nel personaggio del Terzo Califfo, Hazrat Mirza Nasir Ahmad (ra). Durante quest’epoca, la Comunità ha fatto ancora grandi passi avanti, compreso l’enorme successo in Africa. Fu durante quest’epoca che il governo pakistano tentò di sopprimere la Comunità Musulmana Ahmadiyya e di eliminarla, ma il Terzo Califfo fu in grado di dirigere la Comunità fuori da questa situazione garantendole sicurezza.
Sua Santità (aba) ha poi detto, che nel giugno del 1982, quando morì il Terzo Califfo (ra), Dio Onnipotente ha di nuovo trasformato la paura della Comunità in pace, stabilendo il Khilafat nella forma del Quarto Califfo, Hazrat Mirza Tahir Ahmad (ra). Dio ha manifestato il Suo aiuto in modi straordinari durante quel periodo. Il Quarto Califfo (ra) fu in grado di migrare in sicurezza dal Pakistan a Londra, Regno Unito. Fu durante quest’epoca che attraverso il satellite, un canale televisivo internazionale venne lanciato, aprendo innumerevoli nuove strade.
Sua Santità (aba) ha detto che nell’aprile del 2003, la Comunità fu colpita da una grande sofferenza, quando il Quarto Califfo (ra) passò a miglior vita. Gli oppositori pensarono che questa sarebbe stata certamente la fine della Comunità, tuttavia, Dio Onnipotente ha aiutato la Comunità in un modo tale che anche gli oppositori hanno dovuto ammettere che l’aiuto di Dio è presente in questa Comunità, avendo commissionato il Quinto Califfo (aba). Gli oppositori pensarono che questa Comunità non sarebbe fiorita, ma non sanno che la mano che guida questa Comunità è la mano di Dio. Sua Santità (aba) ha detto che il progresso della Comunità visto in quest’epoca è dovuto alla grazia di Dio, e la Sua promessa fatta al Messia Promesso (as).
Progressi Compiuti Sotto la Leadership del Khilafat
Sua Santità (aba) ha detto che la Comunità sta fiorendo con passi da gigante. Le traduzioni del Sacro Corano in diverse lingue vengono diffuse in tutto il mondo. MTA iniziò con un solo canale, ed ora ci sono otto canali e diversi studi stabiliti in giro per il mondo. Il messaggio della Comunità viene diffuso anche tramite i Social Media. Nuove strade vengono inaugurate, come le Mulaqat Virtuali, dove Sua Santità (aba), residente in Inghilterra, incontra persone da tutto il mondo, e le persone possono ricevere una guida diretta da parte del loro Califfo.
Sua Santità (aba) ha detto che le grazie di Dio associate al Khilafat sono innumerevoli. Tuttavia, se desideriamo beneficiarne, allora dobbiamo adempiere alle nostre responsabilità; dobbiamo essere completamente obbedienti al Khilafat e instillare lo stesso nelle generazioni future.
Sua Santità (aba) ha pregato affinché possiamo rimanere sempre stabili, e affinché possiamo essere in grado di adempiere al nostro giuramento così che potremo vedere il compimento della promessa di Dio e la vittoria della Comunità. Possa il nostro culto e le nostre azioni raggiungere il piacere di Dio. Possiamo noi comprendere veramente la generosità del Khilafat ed essere in grado di tramandarlo alle generazioni future in modo che anche loro possano trarre beneficio dal Khilafat.
Un Appello per le Preghiere
Sua Santità (aba) ha fatto un appello di preghiera per gli Ahmadi nel Pakistan e gli Ahmadi che vengono oppressi in qualunque posto del mondo. Sua Santità (aba) ha detto di pregare i musulmani, e per tutti coloro che subiscono ingiustizie nel mondo, come quelli in Palestina. Sua Santità (aba) ha pregato affinché Allah possa facilitare la loro situazione. Sua Santità (aba) ha pregato affinché Allah conceda agli Ahmadi di seguire con verità il Messia Promesso (as), e che possano i musulmani che non hanno ancora riconosciuto il Messia Promesso (as) riconoscere la verità ed accettarlo. Possiamo noi essere in grado di sollevare la bandiera dell’Islam e del Santo Profeta (sa) nell’intero mondo, e possiamo vedere l’Unità di Dio stabilità sulla terra.
Nota: Il riassunto non vuole sostituire il messaggio di Hazrat Khalifatul Masih V (aba). Ne considera i punti più salienti. Consigliamo dunque di prendervi il tempo necessario per ascoltare il messaggio del venerdì per beneficiare pienamente della guida illuminata di Hazoor Anwar (aba).
Alislam.it si assume la piena responsabilità per eventuali errori o problemi di comunicazione e la qualità della traduzione italiana di questa sinossi del messaggio del venerdì. La versione originale in inglese è disponibile su: Khilafat and Our Responsibilities (alislam.org)