Uomini D’Eccellenza
Traduzione dell’Estratto del Sermone del venerdì da Hazrat Khalifatul Masih V (Che Allah lo abbia in gloria e lo benedica) del 5 Giugno 2020.
Il 5 Giugno 2020, Hazrat Khalifatul Masih V (che Allah lo aiuti) ha pronunciato il Sermone del venerdì dalla moschea Mubarak, Islamabad, Tilford, Regno Unito.
Dopo aver recitato il Tashahhud, Ta’awwuz e la Surah Al-Fatihah, Hazrat Khalifatul Masih V (aba) ha proseguito con la serie di sermoni sulla vita dei Compagni Badri del Santo Profeta (sa), prima di ritornare al problema legato ai diritti delle donne stabiliti nell’Islam e la situazione corrente negli Stati Uniti d’America.
Sua Santità (aba) ha esordito menzionando due compagni del Santo Profeta (sa):
Hazrat Suhaib bin Sinan (ra)
In relazione a Hazrat Suhaib bin Sinan (ra), ha menzionato:
Suo padre fu inviato dal Sovrano dell’Iran come operaio; fu catturato dai Romani e reso schiavo. Rimase per del tempo fra di loro come schiavo finché non venne finalmente acquistato da parte di ‘Abdullah bin Jad’an Quraishi, un capo Meccano, liberandolo. Hazrat Suhaib bin Sinan (ra) era considerato fra quei primi musulmani ritenuti deboli e che a causa di ciò furono perseguitati intensamente, sopportando tutto ciò per l’amore di Allah Onnipotente. Secondo una narrazione, Hazrat Ammar bin Yasir (ra) subì torture così atroci al punto di diventare inconscio e non consapevole di ciò che gli stette accadendo. Così era anche la condizione degli altri compagni. Il seguente verso del Sacro Corano fu loro rivelato: “Non c’è dubbio invece che il tuo Signore, verso coloro che fuggirono dalle loro case dopo essere stati perseguitati e lottarono duramente per la causa di Allah e rimasero saldi nella fede, sì, certamente, dopo questo, verso di loro il tuo Signore sarà sommamente Misericordioso, Clemente.” [16:111]
Hazrat Sa’d bin Rabi’ (ra)
Il secondo compagno che sua Santità (aba) ha menzionato è Hazrat Sa’d bin Rabi’ (ra). Hazrat Sa’d bin Rabi’ (ra) partecipò nelle Battaglia di Badr e Uhud e fu martirizzato a Uhud. In seguito alla Battaglia di Uhud, il Santo Profeta (sa) disse: “Chi mi porterà notizie di Sa’d bin Rabi’?” Hazrat Ubayy bin Ka’b (ra) si offrì come volontario per questo compito. Quando Hazrat Ubayy bin Ka’b (ra) andò alla ricerca di Hazrat Sa’d bin Rabi’ (ra), lo trovò tra i corpi in terra, al ché Hazrat Sa’d bin Rabi’ (ra) lo vide e disse, ‘Sono qui!’. Egli rispose: ‘sono stato inviato dal Santo Profeta (sa) per portargli notizie di te.’ Hazrat Sa’d (ra) rispose: ‘Convieni il mio salam [messaggio di pace] al Santo Profeta (sa) e menzionagli che ho subito 12 ferite da lancia ma che i miei opponenti hanno incontrato il loro fato. E dì alla mia gente: ‘se il Santo Profeta (sa) viene martirizzato e qualcuno di voi rimane in vita, non avrete alcuna scusa davanti ad Allah L’Onnipotente.’
I Diritti della Donna
Sua Santità (aba) ha poi affermato che il mondo oggi parla del rispetto dei diritti delle donne, ma solleva accuse contro l’Islam indicando alcuni aspetti che non hanno alcun legame con la libertà. In effetti, le restrizioni stabilite nell’Islam sono lì per stabilire l’onore delle donne, la pace all’interno delle famiglie e per la corretta educazione delle generazioni future.
Egli ha pregato affinché il mondo possa comprendere questa verità ed esser salvaguardato dal disordine, e possano le donne Ahmadi anch’esse comprenderlo, poiché delle volte alcune di loro sono inclini alle tendenze del mondo e l’allegata definizione di libertà. Possano esse riconoscere il vero stato che l’Islam ha garantito loro, come non è stato garantito da nessun’altra religione o movimento femminile prima d’ora. Possa Allah permettere agli uomini di adempiere anch’essi ai diritti delle donne in accordanza con gli insegnamenti dell’Islam, così ché possa esser stabilita la pace nella società.
Guida circa la Pandemia e la situazione in USA e nel mondo
In seguito, Sua Santità (aba) ha sollecitato di pregare per il mondo affinché venga salvato dal Coronavirus e che venga concessa al mondo la comprensione che il loro sostentamento può avvenire solamente prostrandosi all’Unico Dio, mantenendo i diritti degli altri e ponendo fine al disordine. Egli ha anche pregato per i governi affinché possano ricevere la saggezza di agire con giustizia.
Sua Santità (aba) ha poi pregato che tutti gli Ahmadi, specialmente, vengano protetti dal disordine rampante in America. Possa la gente avere la facoltà di presentare i propri requisiti e ottenere i propri diritti. Egli ha affermato anche che se tuttavia gli afroamericani bruciassero le proprie case, si farebbero solo del male e alcuni leader africani li hanno essi stessi esortati a non farlo. Dovrebbero ovviamente cercare di ottenere i loro diritti, ma in modo lecito, non bruciando le proprie proprietà. Quindi, coloro che protestano dovrebbero essere consapevoli di questo.
Sua Santità (aba) ha detto che in ogni caso, i governi dovrebbero giungere a realizzare che tutto questo caos non si risolverà con la forza, e che tanto meno è la soluzione a tutti i problemi. Piuttosto, il sostentamento di un governo risiede nel giusto trattamento di tutti i suoi cittadini. Solo allora la legge e l’ordine potranno essere stabiliti nella terra. Se il popolo diventa irrequieto, allora nessun governo può opporsi ad esso.
Infine, Sua Santità (aba) ha pregato affinché Allah rimuova il disordine che si è creato nel mondo, che i governi rispettino i diritti dei loro cittadini e possano le persone ottenere i loro diritti tramite mezzi leciti. Similarmente, con l’incremento della difficile situazione degli Ahmadi in Pakistan, il governo Pachistano non dovrebbe permettere che ciò accada per paura dei clerici religiosi. Dovrebbero piuttosto agire con giustizia ed imparare dalle lezioni che la storia ha insegnato loro. Opprimendo e agendo ingiustamente, nessun governo precedente è durato, e nessuno può farlo ora. Quindi, non dovrebbero avere l’impressione che questo problema consentirà al loro governo di rimanere intatto. In effetti, queste ingiustizie hanno permesso gli Ahmadi di compiere ulteriori progressi.
Sua Santità (aba) ha affermato che questa è l’opera di Dio, e nessuno ha il potere di fermarlo. Possa Allah L’Onnipotente rimuovere le ingiustizie, il disordine e l’agitazione nel mondo. Possa il mondo imparare la lezione dalla pandemia che stiamo al momento affrontando e portare cambiamenti i noi stessi. Possano gli Ahmadi incrementare i loro sforzi verso il mantenimento dei diritti di Dio e i diritti dell’umanità, affinché ricevano il grande amore di Dio Onnipotente.
Nota: Il riassunto non vuole sostituire il messaggio di Hazrat Khalifatul Masih V (aba). Ne considera i punti più salienti. Consigliamo dunque di prendervi il tempo necessario per ascoltare il messaggio del venerdì per beneficiare pienamente della guida illuminata di Hazoor Anwar (aba).
Alislam.it si assume la piena responsabilità per eventuali errori o problemi di comunicazione e la qualità della traduzione italiana di questa sinossi del messaggio del venerdì. La versione originale in inglese è disponibile su: https://www.alislam.org/friday-sermon/2020-06-05.html